A ottobre 2019, in occasione della promozione del suo ultimo album, il manager Francesco Cattini ne aveva annunciato il ritiro dalle scene. Da tempo malato, Franco Battiato, 76 anni, è morto questo martedì nella sua casa di Milo.
Inutile ripetere quello che già è stato detto di lui, sulla sua carriera e sulla sua musica, se non brevemente sottolineare che con la sua musica è stato uno sperimentatore sì, ma di successo, non rifugiandosi nell'incomprensibilità della musica atonale per cercare nuove vie di espressione e comunicazione. Un particolare di non poco conto che non va dimenticato.
Quello che la sua morte, come in precedenza quella di altri personaggi famosi del mondo dello spettacolo, ha di nuovo messo in evidenza è la disgustosa necessità di utilizzarla per farsi propaganda da parte dei "politici social" tanto di moda oggi in Italia.
Se una notizia diventa trend, il gestore dell'account social del politico tizio o del politico caio fa rilasciare al proprio assistito la dichiarazione di circostanza sull'argomento... anche se con la politica non vi è attinenza alcuna.
Ecco così che anche su Battiato i soliti politici social si sono tempestivamente affrettati a dire la loro:
Salvini: “Perché sei un essere speciale ed io, avrò cura di te...” Una preghiera, un ricordo commosso e una canzone per il grande Maestro, Franco Battiato.
Meloni: L'Italia si inchina alla vita, all'opera di Franco Battiato. A Dio Maestro.
Renzi: Non ci sono parole per ricordare chi, con parole e musica, ha emozionato e commosso intere generazioni. Addio Maestro #Battiato
Letta: “Io avrò cura di te”. Per me la più bella con le parole più semplici e più potenti. Grazie di tutte le emozioni che ci hai dato. #Battiato
Di Maio: Ci ha lasciati uno dei più grandi artisti italiani, che nella sua lunga carriera ha saputo sperimentare e plasmare la musica come nessun altro. Sei stato d’esempio e ispirazione per tanti. Mi stringo ai familiari. Ciao Maestro.
Giuseppe Conte: “E il mio maestro mi insegnò com'è difficile trovare l'alba dentro l'imbrunire.” Ciao Maestro #Battiato
Tutto questo per dire che cosa? Nulla. Ma l'importante per loro era in tal modo esser presenti nel flusso di post e tweet di una notizia che sia trend di giornata. La visibilità innanzi tutto, sfruttando anche la morte.
Ma perché, dirà qualcuno, un politico non può parlare di un'artista? Assolutamente sì, ma solo se lo conosceva personalmente o se ha qualcosa di intelligente e non scontato da dire, altrimenti si occupi di ciò per cui viene pagato... che di problemi da affrontare ne esistono... e molti.
A proposito, un politico che in genere non parla a vanvera è Gianni Cuperlo e di fatto su Battiato è intervenuto dicendo, come sempre, delle cose non inutili... ma gli altri?