Nessuna soluzione in vista per la Open Arms, mentre le navi di tre Ong si apprestano a pattugliare la SAR libica
Mentre il decreto sicurezza bis sta per essere approvato al Senato, nessuna soluzione è stata prospettata per i migranti salvati dalla Open Arms, dove tra le 121 persone a bordo ci sono 32 minori, 27 dei quali viaggiano soli.
La vicenda che ha visto protagonista la nave Alan Kurdi si è risolta grazie all'intervento della Germania (la nave è tedesca) che ha fatto pressione su Malta e sulla Ue. Della spagnola Open Arms nessuno se ne interessa e primi tra tutti quei politici che in Italia alzano gli occhi al cielo invocando, a sprezzo del ridicolo, santi e madonne.
Costoro, evidentemente, pensano che sia logico lasciare in mare quella gente o che sia logico farlo per un certo periodo, come se dovessero essere puniti, colpevoli di non essere più nelle mani di trafficanti e schiavisti.
Nella serata di ieri la Ocean Viking ha lasciato il porto di Marsiglia, dirigendosi verso la SAR libica, dando il via alla nuova missione di ricerca e soccorso organizzata dalle Ong SOS Mediterranee e Medici Senza Frontiere.
Nel frattempo anche la Alan Kurdi, dopo aver affidato alla Marina maltese i 40 migranti a bordo, domenica ha ripreso la rotta per pattugliare le coste della Libia.
A breve, anche la Mare Jonio della Ong Mediterranea, dopo essere stata dissequestrata a breve potrà riprendere servizio, pattugliando la SAR libica.
L'umanità, per fortuna, ha qualcuno che è ancora in grado di ricordarne l'esistenza e di rappresentarla.