Secondo il presidente dell'ordine dei medici di Roma, il collega Antonio Maggi,

"in Italia sono state fatte 610 Unità speciali di continuità assistenziale (Usca) sulle 1200 previste, mentre in alcune regioni le hanno anche cancellate. Il risultato è che nelle regioni dove non ci sono le Usca c'è il tasso di ospedalizzazione più alto".  

Le Usca garantiscono l'assistenza dei pazienti affetti da COVID-19 che non necessitano di ricovero, evitando così di ospedalizzare i casi Covid non gravi e comunque con condizioni generali buone, relativi a pazienti che vanno in ogni caso monitorati strettamente e che hanno necessità di avere a disposizione presidi essenziali.