La Juventus passa al Lecce ed è la nuova capolista
Con una doppietta di Vlahovic e una rete di Bremer la Juventus passa anche a Lecce e, complice un Inter ai box causa Supercoppa, si porta in testa alla classifica. Il serbo indirizza la partita dopo l’ora di gioco, il brasiliano poi la chiude per il 3-0 finale. Bianconeri a +1 sui nerazzurri con una gara giocata in più, il Lecce resta 4 punti sopra la zona retrocessione.


Serie A, si accende la lotta salvezza: Genoa, Frosinone e Empoli ok
Successi pesanti per Frosinone e Empoli nella lotta salvezza. I ciociari ribaltano il Cagliari da 0-1 a 3-1 e Di Francesco può sorridere: “È una vittoria che ci dà sicurezza”. La tripletta di Zurkowski bagna il debutto di Nicola sulla panchina dell’Empoli: “Ritorno emozionante”, dice il tecnico dopo il 3-0 al Monza. Il Genoa sbanca l’Arechi nella gara delle 18: Retegui e il rigore di Gudmundsson ribaltano l’iniziale vantaggio di Martegani.


Frosinone-Cagliari 3-1: Soulè e Kaio Jorge, show salvezza!
Un gioiello su punizione di Soulé al 75′ completa la rimonta del Frosinone sul Cagliari. Sardi in vantaggio al 26′ con un destro di Sulemana, al primo gol in Serie A. Dopo diverse parate di Scuffet su Cheddira e Gelli e un gol annullato a Barrenechea, pareggio del Frosinone al 64′ con il colpo di testa di Mazzitelli. Il Cagliari sbatte su Turati, superbo nel recupero sui colpi di testa di Dossena e Pavoletti. Nel finale Kajo Jorge sfrutta l’assist di Zortea e segna il tris nel recupero. I ciociari tornano alla vittoria dopo quasi due mesi

Mazzarri non ha paura dell’Inter: “Una vittoria ci darà fiducia”
Il bel Napoli visto contro la Fiorentina potrebbe non bastare per battere l’Inter, ma Walter Mazzarri (in conferenza con Di Lorenzo) vuole regalare agli azzurri la Supercoppa italiana. Pur con assenze pesanti, i campioni d’Italia in carica hanno ritrovato un po’ di tranquillità e sicurezza, utili per provare a contrastare la corazzata nerazzurra e far gioire il presidente Aurelio de Laurentiis.

Le parole di Mazzarri

Il calcio ha sempre più tifosi in Arabia, cosa significherebbe una vittoria domani per il brand Napoli?
“Io credo che il Napoli, grazie al campionato dell’anno scorso, sia già conosciuto nel mondo. Già quando ero qua siamo arrivati in Champions, 12-13 anni fa. Da quel momento siamo sempre stati nelle coppe, con la guida del presidente De Laurentiis: è una realtà tangibile da anni, è una squadra conosciuta a livello mondiale”.

La finale è più importante per lei o per la squadra?
“Per me in che senso? In 23 anni di carriera è capitato due volte di competere per questo trofeo, spero di riuscire ad alzarlo. Altrimenti sono contento comunque, non tutti gli allenatori che partono da zero come me arrivano a giocarsela due volte. Per la squadra, non credo sia facile ripetere una Supercoppa: devono approfittarne e questo deve essere lo stimolo”.

Cosa l’ha impressionata di più dell’Inter?
“Ho notato che davanti aveva una signora squadra con un grande allenatore e abbiamo visto un’Inter straripante da tutti i punti di vista. In un campionato così, anche le grandi squadre possono avere flessioni: affronteremo l’Inter nel momento migliore possibile per loro. Se dovessimo fare bene, come speriamo, ci darebbe ancora più fiducia per il prosieguo della stagione”.

Firmerebbe per il pari?
“Non firmo per il pari. Non ci scordiamo che sto allenando dei ragazzi che sono campioni d’Italia, finché qualcun altro non vincerà lo scudetto. Con l’Inter in campionato abbiamo avuto possesso palla superiore ma abbiamo perso 3-0 in contropiede: noi abbiamo fatto la partita con possesso palla e palle gol, loro hanno segnato tre volte. Il calcio è una materia particolare, che va interpretata in un certo modo. Domani ho ragazzi forti: siamo carenti a livello di organico perché abbiamo diverse defezioni, ma a livello di mentalità ce la giocheremo alla pari con l’Inter”.

Un punto sugli infortunati?
“Ci sono pochi allenamenti tra una partita e l’altra: oggi faremo il penultimo. C’è Demme da capire se è recuperabile, per capire se può andare in panchina, Olivera di sicuro no. Cajuste probabilmente lo recuperiamo, Zielinski sta bene a livello fisico: ha recuperato e ha giocato uno spezzone di partita, non so che minutaggio possa avere ma lo verificheremo oggi”.

Come stanno Traoré e Lindstrom?
“Traoré è l’unico che mi dicono debba fare un po’ di preparazione. Lindstrom sta bene, ma si entra in un discorso particolare: quando uno arriva da un’altra realtà ha bisogno di tempo. Quando un allenatore arriva dà fiducia a chi ha trainato in precedenza.

Mi sembra contento e motivato, è chiaro che si deve un pochino ambientare per dimostrare quello che gli osservatori hanno visto quando hanno indicato al presidente di prenderlo”.
Ngonge?
“Ci ho parlato, è disponibile e penso sia in un buon grado di preparazione. Potrebbe essere impiegato, sarò io a capire se è il caso, perché è arrivato in un gruppo. Vedrò: sarà difficile vederlo”.

Le parole di Di Lorenzo
I biglietti sono esauriti, ma la maggior parte tifa Inter.
“Dobbiamo concentrarci su quello che succede sul campo, non fuori: dispiace non avere tanti tifosi del Napoli, perché si gioca qui, ma faremo di tutto per vincere. Per noi, per la società e per i tifosi”.

È una stagione molto particolare, quanto è importante questa finale?
“È un trofeo importante, siamo qui a giocarcelo per quanto fatto nella scorsa stagione. Riuscire a vincerlo potrebbe darci ancora più entusiasmo e autostima per affrontare la seconda parte di stagione. La squadra è concentrata sulla partita di domani, metteremo in campo tutte le energie”.

Avete cambiato l’assetto tattico, pensi sia più facile gestire la marcatura di Thuram e Lautaro?
“Io penso che, al di là del modulo, conta come lo si interpreta. Sulla carta può essere visto come modulo più difensivo, poi in pratica ci porta ad avere tanti giocatori in fase offensiva. Sicuramente affrontiamo una grandissima squadra, con una coppia d’attacco che sta veramente bene: dovremo essere bravi in difesa, ma l’aspetto difensivo coinvolge tutta la squadra. Dovremo essere bravi in fase passiva a limitare tutte le loro caratteristiche, poi una volta recuperato il pallone a mettere in campo le nostre qualità. Siamo una squadra forte”.

Inter favorita: è uno svantaggio o un vantaggio?
“Io penso che in una finale di una competizione sia sbagliato parlare di favoriti. Sicuramente si affronteranno due grandissime squadre, che son qui per quanto fatto la scorsa stagione. Si azzerano i valori del campionato. L’Inter sta facendo benissimo, ha grandissimi giocatori e sono in fiducia. Sono sicuro che ci faremo trovare pronti, anche se abbiamo visto una grandissima partita contro la Lazio, ma faremo il massimo per portare a casa il trofeo”.

Avete sentito Osimhen e Anguissa?
“Sì, abbiamo la chat di gruppo dove ci sentiamo e ci facciamo l'”in bocca al lupo”. Li abbiamo sentiti, fanno il tifo per noi e giocheremo anche per loro dato che non saranno qua”.
Come racconti ai nuovi arrivi l’emozione dello scudetto e come superare le difficoltà di oggi?
“Uno cerca subito di farli ambientare, sono arrivati due nuovi ragazzi più Mazzocchi che è arrivato da un po’. Stiamo parlando il più possibile per cercare di farli ambientare al meglio. Da parte mia, e di tutti i compagni, c’è la voglia di farli il prima possibile”.


Inzaghi: “Pokerissimo di Supercoppe? Ci tengo per l’Inter…”
Simone Inzaghi presenta la finale di Supercoppa italiana contro il Napoli, in programma lunedì sera a Riad. “È una finale, tante volte è decisa da episodi – ha spiegato in conferenza -. Dobbiamo fare tanta attenzione, in più è una finale da organizzare in due giorni e mezzo, in meno di 72 ore. Presenta delle insidie”. Sul record personale di 5 successi. “Ci tengo, ma più per l’Inter che per Simone Inzaghi. Sarebbe bello vincere la quinta Supercoppa, però come ho detto prima ho fatto i complimenti ai ragazzi. Dal 13 luglio, quando hanno cominciato a lavorare antepongono l’Inter alle gioie personali. Questo è il segreto”. Parole al miele per Lautaro: “Sta facendo un grandissimo lavoro, in campo e fuori. È un capitano molto importante, si assume le sue responsabilità come è giusto che faccia”.


Clamoroso: Mourinho in settimana può incontrare De Laurentiis!
José Mourinho non è più l’allenatore della Roma e pensa già al futuro. E il futuro potrebbe anche chiamarsi Napoli. Negli ultimi giorni è emerso un contatto tra Aurelio De Laurentiis e il suo procuratore, Jorge Mendes, e adesso il Sunday Times, direttamente dall’Inghilterra, lancia la bomba: in settimana lo Special One incontrerà il presidente azzurro.

Il tecnico portoghese – si legge – punta a un ritorno immediato dopo l’addio alla Roma e preferirebbe restare in Italia, spostandosi in un club con risorse economiche più importanti rispetto a quello giallorosso. E il Napoli lo è. Il tabloid inglese scrive che Mourinho è pronto a vedersi con De Laurentiis per capire i margini di manovra. Corteggiato anche dalla Saudi Pro League, Mou vorrebbe rimanere in Europa e questa settimana sarà spettatore di un match della Serie A per dimostrare la sua volontà di restare nel calcio italiano.


Infantino condanna i buu razzisti a Maignan: “A Udine fatti ripugnanti”
Anche il presidente della FIFA, Gianni Infantino, ha condannato duramente quanto successo in Udinese-Milan di questa sera, con Mike Maignan vittima di reiterati e continui insulti razzisti da parte dei tifosi di casa presenti nella curva alle sue spalle.

Questo il comunicato di Infantino: “Gli eventi di sabato a Udine e Sheffield sono assolutamente ripugnanti e del tutto inaccettabili. Non c’è posto per il razzismo né per altre forme di discriminazione, nel calcio così come nella società. I giocatori interessati da quanto accaduto sabato hanno il mio pieno supporto. È necessario che TUTTE le parti interessate agiscano, a partire dall’istruzione nelle scuole, affinché le future generazioni comprendano che questo non è parte del calcio né della società”.