"Fanpage mente quando dice di avere utilizzato lo stesso metodo adottato con Gioventù nazionale anche con altre formazioni politiche e, soprattutto, con il Partito democratico. Questa è una bugia. Non ci risulta che ad altre formazioni politiche precedentemente toccate dalle loro inchieste sia stato riservato lo stesso trattamento. Nessun altro è stato spiato con simili modalità per mesi e mesi da un soggetto che si è nascosto dietro false generalità e che ha conquistato con l'inganno la fiducia di minorenni e ventenni. La stragrande maggioranza dei giovani spiati non ha alcun ruolo: non sono quindi soggetti di pubblico interesse. Sono stati lo stesso osservati e ripresi riprendendoli a loro insaputa, anche al di fuori dell'attività politica, per poi darli in pasto alla gogna dei media e all'odio dei social. Quello che è accaduto con Gioventù nazionale è una cosa che non ha precedenti".

Così Giovanni Donzelli, responsabile Organizzazione di Fratelli d'Italia, in merito all'inchiesta di Fanpage che ha svelato ai vertici dei giovani meloniani la presenza di militanti nazifascisti.

La tattica, se così la vogliano definire, di FdI è quella di riscrivere la realtà, ripetendo ossessivamente quella più conveniente alla propria propaganda.  La propaganda di stampo goebbelsiano prevede che la novella venga ripetuta - sempre la stessa - in ogni occasione dalla capa e dai sottoposti. Poi, il resto è demandato ai media di regime che riporteranno a pappagallo le menzogne dei Fratelli d'Italia, che oggi vogliono far credere di non esser nazifascisti, così come ieri pretendevano di far credere che alle elezioni europee abbiano vinto i nazifascisti.

Così, dopo Donzelli, tocca alla (post) camerata Daniela Santanchè:

"Sarà sicuramente una coincidenza, ma sia le intercettazioni sia le infiltrazioni in Italia sono sempre e solo a destra. Chissà cosa potremmo leggere se facessero lo stesso a sinistra. Ma non è possibile, c'è la censura della Meloni".


Questa, invece, la realtà logica delle opposizioni. Giuseppe Conte, M5s:

"Pensate se un tecnico scoprisse una fogna rotta nel vostro quartiere e la segnalasse prima che possa far danni seri alla salute di tutti i cittadini. Lo ringraziereste, vero?La Presidente del Consiglio Meloni la fogna rotta ce l’ha nel suo partito, nelle sezioni giovanili, fra inni al nazifascismo e odiose discriminazioni. I giornalisti l'hanno scoperta mentre quei ragazzi stavano facendo carriera nel partito di Meloni. L’hanno scoperta non procurandosi carte riservate o partecipando a riunioni segrete. Ma semplicemente fingendosi interessati al dibattito politico che si svolgeva in queste riunioni di partito.La Presidente del Consiglio dovrebbe ringraziare chi ha denunciato questo enorme problema e invece li attacca, come se il problema non fosse il tanfo ma chi solleva i tombini.Il messaggio del Presidente del Consiglio è devastante.Dovrebbe invece interrogarsi su come sia possibile che questi giovani antidemocratici si sentano a casa nelle sezioni del suo partito. Dovrebbe interrogarsi sul tasso di democraticità dei dirigenti che dovevano prevenire questi folli atteggiamenti e non l’hanno contrastati. Dovrebbe adoperarsi perché tutto questo non avvenga più.Viva il giornalismo d’inchiesta!" 
Che cos'è Fratelli d'Italia secondo Roberto Saviano:

 Ci sarebbero anche le inchieste sotto copertura di Fanpage che hanno riguardato anche altri partiti, a partire dal Pd. Il direttore Cancellato, da un paio di giorni, le ha elencate più volte, ma dalle parti di FdI devono essere un po' distratti o forse sordi.


Quello che stupisce della propaganda meloniana è anche il voler tenacemente sostenere che i partiti, quando nessuno li vede, "cor favore de'e tenebbre" - come direbbe la premier -, possano o debbano  agire in maniera diversa rispetto a come agiscono in pubblico. Se un partito è coerente con le proprie idee e i propri ideali, perché dovrebbe temere che un infiltrato li registri e li faccia conoscere all'opinione pubblica? Non dovrebbero essere sempre gli stessi?