L'importante è essere comunque ottimisti. Questo è quello che vien da dire ascoltando l'ultima dichiarazione del ceo della Formula 1, Chase Carey, che dopo aver incassato l'ennesima sospensione di una gara, l'ultima arrivata in ordine di tempo è il Gran Premio di Francia che avrebbe dovuto svolgersi al Paul Ricard il 28 giugno, ha dichiarato che la prima corsa della stagione 2020 sarà il Gran Premo d'Austria che si disputerà dal 3 al 5 luglio al Red Bull ring di Spielberg. 

Sempre supportato dall'entusiamo che non può venir meno ad un inguaribile ottimista, Carey ha poi aggiunto che a settembre, ottobre e novembre la F1 disputerà i suoi gran premi in Eurasia, Asia e Americhe, mentre la stagione si concluderà a dicembre nei Paesi che si affacciano sul Golfo Persico, prima con il GP del Bahrain e quindi con il tradizionale appuntamento finale di Abu Dhabi.

Quante sono le gare che Carey pensa di poter disputare in questa stagione? Tra le 15 e le 18, il cui calendario è in fase di preparazione. 

"Prevediamo che le prime gare saranno inizialmente senza tifosi - ha poi aggiunto il ceo della F1 - ma speriamo che possano pian piano tornare sugli spalti con il prosieguo degli appuntamenti. Dobbiamo ancora risolvere molti problemi, come le procedure cui dovranno attenersi squadre e addetti che dovranno essere approvate in tutti i Paesi in cui si gareggerà. La salute e la sicurezza di tutti i soggetti coinvolti continueranno ad essere prioritari e andremo avanti solo se saremo certi di avere procedure affidabili per affrontare sia i rischi che gli eventuali problemi che potrebbero insorgere".