I mille giorni di governo di Matteo Renzi
Lo zampolit Andrea Romano ha pubblicato su l'Unità, l'organo ufficiale del Partito Democratico, da lui diretto insieme al vignettista e organizzatore di eventi culturali finanziati dal PD Sergio Staino, un breve articolo celebrativo dell'opera svolta da sua Eccellenza il dottor Matteo Renzi durante i suoi mille giorni di governo.
Secondo lo zampolit Romano, il governo Renzi ha dovuto affrontare due gravi emergenze: "una crisi economica di inaudita gravità, che aveva stroncato i nostri indici occupazionali e di produttività e tolto ossigeno a consumatori e imprese" e "la storica debolezza che l’Italia esibisce nel campo dei diritti civili e nella protezione dei più deboli".
E sempre secondo lo Zampolit Romano, il governo ha vinto la propria sfida lasciando un paese con meno tasse e più diritti, anche se non era scontato che ciò potesse accadere.
Quali siano stati in dettaglio i provvedimenti che sono riusciti ad ottenere la cosiddetta quadratura del cerchio, lo zampolit Romano non lo specifica. Peccato, perché sarebbe stato utile che gli italiani tutti potessero riflettere su tanta manna loro concessa e, purtroppo, non percepita, o almeno non da tutti.
Per la diminuzione della pressione fiscale generale è sufficiente ricorrere ai periodici report della CGIA di Mestre per rendersi conto che la realtà è ben diversa da quella narrata.
Per la diminuzione della pressione fiscale sul lavoro e sulla produzione bisogna richiamare invece il Jobs Act. Secondo i "socialisti" del PD, per loro sarebbe un merito aver regalato tre anni di decontribuzione alle imprese per rendere precario anche il lavoro a tempo indeterminato, togliendo gli ultimi rimasugli dell'articolo 18 ed aggiungendo altre norme che diminuiscono ulteriormente i diritti ai lavoratori. Senza dimenticare che nel 2015 sono aumentati - e non accadeva da anni - gli incidenti mortali sul lavoro. E tutto questo viene classificato come meritevole di applausi!
Ma i diritti sono anche le unioni civili, assicurate con una norma palesemente anticostituzionale in attesa di essere letteralmente fatta a pezzi al primo passaggio davanti alla Corte costituzionale. Oppure il diritto ad una informazione libera e corretta con una riforma che ha fatto diventare la Rai, mai stata pubblica, una televisione neppure più di Stato, ma addirittura di Governo che asseconda la propaganda del partito di maggioranza di turno.
Questi solo due brevi esempi per comparare la propaganda alla realtà dei fatti. Nonostante questo, però, con la tenacia che contraddistingue uno zampolit che si rispetti, per Andrea Romano è da questi risultati (!) che il PD deve ripartire, "dalle cose fatte e dalla direzione che abbiamo seguito".
Insomma, secondo lo zampolit Romano, i danni finora causati da Matteo Renzi e dal Partito Democratico in 1000 giorni di governo non sono stati ancora sufficienti. È necessario continuare... per riuscire ad affossare definitivamente questo paese.