Il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti ha intentato una causa contro Google, accusando l'azienda di abusare della sua posizione dominante nel settore della pubblicità digitale, chiedendo al tribunale di costringere l'azienda a vendere la sua suite ad manager.

Un problema non da poco per la società californiana, visto che  le entrate pubblicitarie costituiscono l'80% del suo fatturato.

"Google ha utilizzato mezzi anticoncorrenziali, esclusivi e illegali per eliminare o ridurre drasticamente qualsiasi minaccia al suo dominio nel settore della pubblicità on-line", secondo l'amministrazione Usa.

Google ha risposto affermando che il governo sta insistendo su "una questione controversa che rallenterebbe l'innovazione, aumenterebbe le tariffe pubblicitarie e renderebbe più difficile la crescita di migliaia di piccole imprese ed editori". 

Ma il governo federale ha dichiarato di voler mettere sullo stesso piano i rivali di altre società come Amazon, Facebook e Apple. 

La causa intentata questo martedì dall'amministrazione Biden fa seguito a quella del 2020 intentata dall'antitrust durante l'amministrazione di Donald Trump, in cui sulla graticola è messo il monopolio nella ricerca online da parte di Google, e che inizierà ad essere discussa a partire dal prossimo settembre.

Alla nuova causa contro Google hanno aderito anche otto Stati, inclusa la California, dove Google ha la propria sede.

Sebbene Google rimanga di gran lunga il leader nel mercato della pubblicità online, la sua quota è andata diminuendo, scendendo lo scorso anno al 28,8% rispetto al 36,7% del 2016.

Secondo il Dipartimento di Giustizia,  Google avrebbe agito per promuovere i propri annunci a danno di quelli della concorrenza utilizzando una serie di iniziative, tra cui quella riassunta con il nome di "Progetto Poirot", il celebre detective belga parto della fantasia di Agatha Christie, nato per identificare e rispondere in modo efficace agli scambi di annunci che adottano la tecnologia "header bidding".

Header bidding è una tecnologia che consente ai publisher di offrire spazi pubblicitari sui loro siti web a più inserzionisti contemporaneamente, prima di chiedere al sistema di gestione degli annunci (ad server) di selezionare l'inserzione migliore da mostrare all'utente. In questo modo, i publisher possono ottenere prezzi migliori per i loro spazi pubblicitari, poiché gli inserzionisti devono competere tra loro per acquistarli.

La tecnologia di header bidding utilizza il codice JavaScript per eseguire un'asta in tempo reale sugli spazi pubblicitari del sito web, prima che l'ad server del publisher selezioni l'inserzione migliore da mostrare all'utente. Gli inserzionisti possono partecipare all'asta inviando le loro offerte tramite un'interfaccia di programmazione di applicazioni (API) integrata nel codice JavaScript del publisher.

Nel reclamo di 149 pagine si afferma che Google abbia raddoppiato le proprie entrate dopo aver dato vita al Progetto Poirot.