Continua ad essere molto delicata la situazione del mercato delle materie prime.
Dopo un 2017 ottimo, lo scenario è completamente cambiato a causa della frenata dell'economia globale, della guerra dei dazi USA-Cina e del conseguente aumento del dollaro, che ha finito per deprimere la domanda.
Gli indicatori di performance parlano di perdite superiori al 7%.
La maggiore volatilità si è registrata nel settore energetico con petrolio e gas che hanno avuto degli sbalzi nelle oscillazioni di prezzo tali da mettere in difficoltà anche gli investitori più navigati, tanto che la volatilità normalmente amica degli speculatori stavolta ha fatto danni.
Il prezzo del petrolio, da ottobre a novembre, ha registrato perdite fino al 25% che hanno "bruciato" investimenti per centinaia di milioni di dollari.