"Ho chiesto a Santa Rita di aiutare l'Italia ad uscire da questa pandemia, far sì che la campagna vaccinale proceda e che tutti gli italiani ne capiscano l'importanza. Confidenti nella scienza, ma anche nella spiritualità, auspico che Santa Rita posi la sua santa mano sopra di noi per far in modo che ne usciamo".

Questo, è quanto il generale Francesco Paolo Figliuolo, commissario straordinario per l'emergenza Covid, ha dichiarato il 1 luglio davanti all'urna dove riposa il corpo di Santa Rita a Cascia.

Il generale Figliuolo, già  comandante logistico dell'Esercito (COMLOG), ieri era a Cascia per visitare il locale centro vaccinale straordinario allestito dall'Esercito Italiano per la popolazione dei comuni colpiti dal sisma del 2016.

Accompagnato dal Sindaco Mario De Carolis, si è recato nella Basilica di Santa Rita, dove è stato accolto dal Rettore, Padre Luciano De Michieli e da Suor Maria Rosa Bernardinis, Priora del Monastero di Santa Rita da Cascia, che gli ha assicurato le preghiere di tutta la comunità a sostegno della ripresa e del futuro del Paese.

“È davvero un grande privilegio aver potuto visitare il Santuario di Santa Rita da Cascia. Che Santa Rita ci illumini e dia a tutti gli italiani la possibilità di superare questa pandemia, che ha già provocato tanti lutti e sofferenze. Sono fiducioso che tutti insieme, agendo con fede e buona volontà vinceremo questa sfida epocale”.

Quello sopra riportato è il messaggio scritto dal generale Figliuolo sul libro dove le agostiniane raccolgono i pensieri delle autorità che "eccezionalmente" fanno ingresso all'Urna di Santa Rita. 

La prima considerazione, ironica (si spera!), è collegata alla "competenza" di cui Santa Rita è stata investita dalla credenza popolare: santa delle cause perse! Evidentemente il generale Figliuolo, in relazione alla pandemia e alla campagna vaccinale, sa qualcosa che ancora non è stato detto ed è meglio non dire, ritenendo di affidarsi a Santa Rita come... ultima spiaggia!

La seconda, un po' più seria, riguarda le capacità intellettuali del tanto celebrato commissario in divisa e medaglie. Uno tanto intelligente e preparato come lui, come fa a non capire quanto sia stato inopportuno pubblicizzare tale evento? Che in privato Figliuolo creda o si affidi a tutti i santi del mondo è un suo problema e ha tutto il diritto di farlo, se è ciò in cui crede e se è ciò che ritiene opportuno... per lui! 

Nel momento, però, in cui Figliuolo opera come commissario per conto dello Stato (laico) in relazione all'organizzazione di una campagna vaccinale che si basa su ragioni scientifiche e non certo spirituali, mescolare il suo ruolo con la fede non solo è inopportuno, ma finisce anche per diventare addirittura ridicolo, specie affidandosi alla "santa degli impossibili".