L'agenzia di rating Fitch martedì ha declassato il rating del debito pubblico degli Stati Uniti, suscitando da una parte l'ira della Casa Bianca, dall'altra sorpresa negli investitori.
Fitch ha abbassato il rating degli Stati Uniti da AAA a AA+, a causa di un peggioramento delle condizioni finanziarie nei prossimi tre anni e delle trattative sul tetto del debito tra la Camera dei Rappresentanti e amministrazione Biden che si sono sì concluse positivamente un paio di mesi fa, ma all'ultimo minuto, minacciando la capacità del governo di far fronte alle scadenze.
"Il declassamento del rating degli Stati Uniti - dichiara Fitch - riflette l'atteso deterioramento fiscale nei prossimi tre anni, un onere del debito delle amministrazioni pubbliche elevato e in crescita e l'erosione della governance rispetto ai pari con rating "AA" e "AAA" negli ultimi due decenni che si sono manifestati in ripetute situazioni di stallo sui limiti del debito e risoluzioni dell'ultimo minuto.Secondo Fitch, negli ultimi 20 anni si è verificato un costante deterioramento degli standard di governance, anche in materia fiscale e di debito, nonostante l'accordo bipartisan di giugno per sospendere il limite del debito fino a gennaio 2025. Il ripetuto limite del debito, stalli politici e risoluzioni dell'ultimo minuto hanno eroso la fiducia nella gestione fiscale. Inoltre, il governo non dispone di un quadro fiscale a medio termine, a differenza della maggior parte dei pari, e ha un complesso processo di bilancio. Questi fattori, insieme a diversi shock economici, tagli fiscali e nuove iniziative di spesa, hanno contribuito a successivi aumenti del debito nell'ultimo decennio. Inoltre, ci sono stati solo progressi limitati nell'affrontare le sfide a medio termine legate all'aumento dei costi della sicurezza sociale e dell'assistenza sanitaria a causa dell'invecchiamento della popolazione".
Naturalmente, le motivazioni del declassamento di Fitch sono molto più articolate e possono esser lette sul sito dell'agenzia di rating.
Questa, invece, è stata la reazione della Casa Bianca, espressa in una nota della portavoce Karine Jean-Pierre:
"Siamo fortemente in disaccordo con questa decisione. I parametri di valutazione presi in esame da Fitch, che sono peggiorati sotto il presidente Trump e migliorati successivamente sotto il presidente Biden, sfidano la realtà declassando gli Stati Uniti in un momento in cui l'attuale amministrazione ha realizzato la più forte ripresa economica rispetto a qualsiasi altra grande nazione al mondo. Ed è chiaro che l'estremismo da parte dei funzionari repubblicani – dal festeggiare il default, al minare governo e istituzioni democratiche, fino al tentativo di estendere gli sgravi fiscali a benestanti e multinazionali – è una minaccia continua per la nostra economia".