Charles Leclerc, anche in Australia, ha soffiato la pole a Verstappen, portando la sua Ferrari nella prima casella della griglia di partenza sul circuito di Melbourne con il tempo 1:17.868, unico pilota a scendere sotto il muro dell'1:18.

Il pilota olandese, staccato di 3 decimi, ha superato di un decimo il proprio compagno di squadra, Perez, che con l'altra Red Bull partirà in seconda fila affiancato da Lando Norris che con una rediviva McLaren è il primo dei piloti che lotteranno per le posizioni di rincalzo, visto il distacco di 9 decimi dal miglior tempo.

E Sainz con l'altra Ferrari? Oggi ha vinto la gara della sfortuna. Quando nel primo tentativo della Q3 stava per tagliare il traguardo, la bandiera rossa esposta dalla direzione gara per l'uscita di pista di Alonso, che con l'Alpine fino a quel momento aveva fatto delle qualifiche perfette, gli ha impedito di far registrare il tempo del primo tentativo. Quando le qualifiche sono riprese, la vettura del pilota spagnolo ha avuto problemi con lo starter ed è partita dopo 3 minuti rispetto alla tabella dei tempi programmata. Sainz non ha così potuto preparare le gomme per portarle alla giusta temperatura nel giro di lancio per non rischiare di prendere la bandiera a scacchi.

Il risultato di questa serie di inconvenienti è un tempo di 1,5 secondi più lento di quello ottenuto da Leclerc, che però non rispecchia né le potenzialità della macchina, né quelle del pilota che Sainz domani potrà dimostrare in gara, anche se con una zona DRS in meno - tolta su indicazione dei piloti per motivi di sicurezza - in teoria dovrebbero diminuire le occasioni per effettuare sorpassi.

Se la McLaren, con il motore Mercedes, è in crescita come dimostra anche il 7° tempo di Ricciardo, la Mercedes continua la sua via crucis, affidandosi alle capacità, indiscutibili, dei suoi due piloti per rimanere a galla. Ma nonostante i miracoli per tenere in pista le ex frecce d'argento, Hamilton è 5° ad un secondo da Leclerc, mentre Russell gli è subito dietro con un ritardo di un decimo.

La scuderia anglo tedesca non è ancora riuscita a risolvere il problema dei salti della vettura alla variazione di velocità che crea problemi ai piloti soprattutto sulle curve veloci.

Per concludere la top ten, è da riportare l'ottavo tempo di Ocon con l'altra Alpine. Haas (con l'eccezione di Magnussen), Alfa Romeo e Alpha Tauri si sono fermate in Q2, mentre è stata un'altra giornataccia per Williams e Aston Martin.

Da ricordare che Perez è sotto investigazione per non aver rallentato in regime di bandiera gialla durante la Q1. Pertanto, non è da escludere che domenica debba lasciare ad altri la terza posizione in griglia.

Domenica, i semafori al via si spegneranno alle ore 7... del mattino, in Italia.