In questo terzo post concludiamo la nostra disamina dei tre livelli evolutivi lungo i quali si snoda lo sviluppo di un Cartomante.

Nel primo post abbiamo visto come il primo livello sia costituito dalla Tecnica, qualità che è acquisibile da qualsiasi persona che abbia realmente e veramente voglia di studiare e sia dotata di normali capacità di apprendimento.

Si passa poi al secondo livello, quello dell’Etica, che richiede una scelta più personale e di vita.

Vi è infine un terzo livello, nel quale, va detto, non tutti riescono ad operare, ed è quello della sensitività. Vediamo di chiarire, in primo luogo, cosa si intende per sensitività e , in secondo luogo, cosa si intende per leggere i Tarocchi con la sensitività.

Il concetto di sensitività è, sebbene in modo superficiale, abbastanza chiaro a tutti , ossia un sensitivo è una persona che riesce a vedere fatti, luoghi, persone, pensieri , eventi temporali presenti , passati o futuri ( per così dire, poiché è chiaro che il tempo non esiste ma è solo una convenzione della terza dimensione, quella in cui è attualmente collocato il Pianeta Terra ) che sono invisibili o impercettibili alla maggioranza delle persone, e con una ampiezza e profondità che ai più è impossibile. Fin qui ci siamo.

Il problema o , meglio, la incomprensione, si nota però immediatamente quando chiedi a qualcuno : ma la sensitività da dove viene ? Come mai questa persona è un sensitivo/a e gli altri no ? E lì ne senti di tutti i colori.

I pochi che accennano ad una risposta ti diranno che è una cosa ereditaria, oppure che dipende da geni / DNA nascosti, che è una qualità innata ( risposta che vuol dire tutto e niente ) , altri scomoderanno l’esoterismo e spiegazioni assurde … insomma di tutto e di più, ma alla fine , scavando e chiedendo chiarimenti, la risposta fondamentale è : Boh … è così … la sensitività … chi ce l’ha e chi non ce l’ha.

 Ebbene, la risposta è in realtà semplice : la sensitività dipende unicamente ed è unicamente un risultato, una conseguenza, un parallelo ineluttabile della evoluzione spirituale dell’individuo.

Quando incontri un sensitivo semplicemente stai parlando con un essere che nelle sue vite precedenti, nel suo Karma, in tutto ciò che ha compiuto prima d’ora ha camminato, ha fatto scelte, si è evoluto al punto tale che ora è giunto in quello specifico stadio in cui può vedere ciò che gli altri attorno a lui non vedono semplicemente perché, per il momento , non hanno ancora camminato, non hanno fatto scelte, non si sono evoluti sino a quel punto.

Non ci sono strani e nascosti sentieri, vi è soltanto la evoluzione che un essere compie vita dopo vita, scelta dopo scelta ; con questa evoluzione si sale e, così come salendo da un piano all’altro di un palazzo si può guardare più lontano e si vedono panorami più ampi, allo stesso modo la persona si evolve e vede cose che chi è ancora ai piani inferiori del medesimo palazzo non può vedere. 

Ne consegue quindi , riferendoci al tema del Post, ossia la Cartomanzia, che non tutti i Cartomanti possono, in questa vita, accedere alla sensitività , non perché non ne abbiano la capacità in sé e per sé , ma semplicemente perché ogni essere si trova in una specifica fase evolutiva che cambia quindi da persona a persona. Vi saranno dunque cartomanti che in questa vita, avendo già camminato sufficientemente nelle vite precedenti, possono accedere alla sensitività, altri che vi accederanno alla prossima vita, altri ancora più in futuro, ognuno ha il suo percorso e i suoi tempi di evoluzione spirituale. 

All’atto pratico, quando vedrai un vero sensitivo leggere i tarocchi, te ne accorgerai perché verrai catapultato in un modo nuovo di leggere e in un mondo nuovo. Per il sensitivo ogni arcano, ogni carta diviene semplicemente una finestra aperta su un mondo che lui può vedere, e pur mantenendo una lettura oggettivamente connessa al significato di ogni singola carta, da questa finestra può aggiungere dettagli, fatti, nomi, pensieri, che si collegano e partono dal significato della carte ma che vanno ben oltre la stessa.

E , rammenta sempre, riconoscerai un vero sensitivo dalla umiltà , dalla normalità con cui esprime questi dono e dalla concretezza con cui dona queste informazioni. Quando parlerai con un “vero” Cartomante Sensitivo, al termine del consulto avrai fatti e indicazioni concrete in mano, precisi dettagli e spiegazioni esatte. Se avrai parlato invece con un “presunto” sensitivo, al termine del consulto avrai in maso, scusa la espressione colloquiale, una marea di chiacchiere, tantissimo fumo e tanta confusione in testa. Rammenta questa chiave di distinzione e non sbaglierai.

Con questo post ti ho accompagnato lungo le strade della Evoluzione Cartomantica, sia per farti comprendere come opera un Cartomante , sia soprattutto per aiutarti a riconoscere chi hai di fronte, quando contatterai un Cartomante.

Ti ringrazio della attenzione, se ne hai piacere non dimenticare di visitare il mio sito larinthos.com e vedere sempre nel sito i miei Video di Cartomanzia Interattiva .

Ti auguro sinceramente ogni gioia !

Larinthos