"Ieri in via Caniana auto vigili del comune di Palazzolo sull'Oglio parcheggiata per parecchie ore
Erano in servizio??
Corsi universitari???
Sul parcheggio disabili chi non ha diritto si prende una contravvenzione e perde 2 punti dalla patente
Patente. A chi vanno tolti???
PER QUELLE PERSONE CHE LA RIGA BIANCA CREA PROBLEMI ESISTENZIALI... 
ECCO LA SEGNALETICA VERTICALE CON ACCANTO BICI CHE SI VEDE FOTO VIGILI"

Queste le parole con cui Giovanni M., presidente ANMIC (Associazione Nazionale Mutilati e Invalidi Civili) di Bergamo e membro della Direzione Nazionale della stessa associazione, "denunciava" dal proprio profilo Facebook un auto dei vigili di Palazzolo sull’Oglio, parcheggiata in un posto auto per disabili.

Naturalmente, alla denuncia segue la classica indignazione "social" popolare, sdoganata come elemento dovuto e imprescindibile dall'attuale propaganda politica che mette colui che viene indicato come nemico di turno alla gogna degli onestissimi e integerrimi "amici", prontissimi ogni volta a vedere le pagliuzze negli occhi altrui e a non interessarsi delle travi piantate in quelli propri.

Un paio di giorni dopo, lo stesso Giovanni M. fa sapere, sempre via Facebook, che gli sono arrivate "le scuse inerenti al parcheggio riservato ai disabili che accettiamo con sincerità.

È stato pure allegato un contributo pari alla sanzione che verrà inserito come fondo abbattimento barriere architettoniche. 
Questo episodio ha dato la possibilità di rinsaldare la collaborazione tra ANMIC E FORZE DELL'ORDINE".

Era stato il vigile a scrivergli:
“Buongiorno presidente, non ho parole per esprimere il mio rammarico per aver parcheggiato il veicolo nello spazio riservato ai disabili. A seguito di quanto successo voglia accettare un contributo di 100 euro per l’associazione da lei presieduta. Si prega di considerare le scuse e di continuare a credere nelle istituzioni e nel nostro lavoro…”

La scorsa notte, però, quel vigile, che aveva 43 anni, si è suicidato all’interno della sua auto nei pressi del Comune di Palazzolo sull’Oglio sparandosi con la pistola di ordinanza. 

La sua compagna la sera precedente non lo aveva visto tornare a casa e ha così avvertito colleghi e forze dell'ordine della scomparsa. A scoprire il corpo, altri agenti della polizia locale intorno alle 5:40 di questa mattina.

Su quanto accaduto e, soprattutto, sul motivo che ha portato l'uomo a togliersi la vita non è stata rilasciata alcuna dichiarazione. 

In compenso, adesso, i cosiddetti "leoni da tastiera" che prima si erano accaniti contro il vigile, adesso hanno pensato bene di insultare Giovanni M. perché ritenuto responsabile del suicidio, dimostrando pertanto di non aver tratto alcun insegnamento da questa tristissima e drammatica vicenda.