Nel secondo giorno della sua visita in Israele, il segretario di Stato Usa è andato a Psagot, un insediamento israeliano in Cisgiordania, a nord di Gerusalemme, sulla collina di Tawil nei pressi di Ramallah. 

Che un segretario di Stato di un amministrazione Usa in scadenza di mandato vada in visita in Israele può non essere una stranezza, ma che decida di visitare un insediamento israeliano nei Territori occupati è un fatto più che singolare, addirittura unico, visto che non era mai accaduto prima.

Ieri aveva anticipato la mossa rilasciando un dichiarazione più che provocatoria: secondo gli Stati Uniti, gli insediamenti israeliani nei Territori occupati - aveva detto Pompeo - non sono più in contrasto con il diritto internazionale.

Un'affermazione del tutto assurda e completamente al di fuori della realtà.

"Dopo aver studiato attentamente tutti gli aspetti legali della questione", ha detto ieri Pompeo ai giornalisti, "gli Stati Uniti sono arrivati alla conclusione che la creazione di insediamenti civili israeliani in Cisgiordania non è, di per sé, in contrasto con il diritto internazionale".

Inoltre, ha poi aggiunto: "Definire l'istituzione di insediamenti civili incompatibili con il diritto internazionale non è servito ad un piano di pace".

Mentre Netanyahu ha applaudito a tali affermazioni, il capo negoziatore palestinese Saeb Erekat ha affermato che la dichiarazione di Pompeo è un rischio per "la stabilità, la sicurezza e la pace globale", facendo presente anche che è un primo passo per sostituire al diritto internazionale "la legge della giungla".

Come se non bastasse, oggi Pompeo ha fatto sapere che il Dipartimento di Stato dichiarerà antisemita il Movimento BDS (Boycott Divestment Sanctions) che promuove il boicottaggio, il disinvestimento e le sanzioni nei confronti di Israele per la sua politica di apartheid verso i palestinesi e gli arabi israeliani.

"Prenderemo immediatamente provvedimenti per identificare le organizzazioni che si impegnano a favore del BDS e ritireremo il sostegno del governo degli Stati Uniti a tali organizzazioni", ha detto Pompeo.

L'amministrazione Trump non solo cerca di stravolgere le regole della democrazia negli Stati Uniti, ma non rispetta neanche le regole del diritto internazionale riconosciute in tutto il mondo, finendo così per favorire abusi e violazioni in base alla legge del più forte.

È evidente che Trump e i suoi accoliti sono ormai fuori controllo, mine vaganti che rappresentano una grave minaccia per la stabilità internazionale.