L'invasione della Russia iniziata il 6 agosto, da parte dell'Ucraina, prosegue. Il governatore dell'oblast di Kursk, Alexey Smirnov, sul suo canale Telegram parla di situazione complicata.

"La situazione nella regione di Kursk rimane difficile. In collaborazione con i servizi sociali e le organizzazioni non governative è stato organizzato un sistema di assistenza agli sfollati", ha scritto.

Un magazzino di aiuti umanitari, informa la Tass, è stato messo a disposizione nella città di Kursk, dove stanno arrivando rifornimenti da altre regioni della Russia: generatori di energia elettrica, acqua in bottiglia e medicinali i beni cui si dà priorità.

Il Ministero della Difesa russo ha affermato che il gruppo di battaglia del Nord, insieme al Servizio di sicurezza federale (FSB), ha impedito i tentativi delle forze ucraine di sfondare nei distretti di Sudzha e Korenevo [della regione di Kursk] e di aver sferrato contro di loro un attacco nei pressi degli insediamenti di Daryino, Gogolevka e Melovoi [alla periferia occidentale di Sudzha], nonché nei pressi di Nikolsky nel distretto di Kurchatov, dove sorge l'impianto nucleare della regione che si trova a meno di 50 Km dalle zone di combattimento.

Nessun aggiornamento al riguardo, invece, viene fornito da parte degli ucraini, a parte alcune affermazioni di compiacimento per l'azione del suo esercito espresse da Zelensky.

Nel Donetsk, la Russia consolida le proprie posizioni, con Pokrovsk, importante centro logistico a circa 16 chilometri dall'attuale linea del fronte, che sembra esser diventato il nuovo obiettivo di Mosca in quell'area.

Sembra confermarlo il bombardamento odierno della città di Kostiantynivka, poco più di 40 Km a nord est, in cui è stata colpita un'affollata area commerciale, a cui ha fatto seguito un grande incendio. Nell'ultimo bilancio non definitivo, l'attacco russo ha provocato la morte di 11 persone ed il ferimento di altre 37.