Come era facilmente prevedibile la Evasori League S.A. ha trovato anche nel Governo Meloni 1° un nuovo generosissimo sponsor.

È allo studio del nuovo governo, infatti, un emendamento al DL Aiuti ter per rottamare “saldo e stralcio” le cartelle esattoriali relative a debiti per IRPES ed IVA degli anni fino al 2015, il cui invio ai contribuenti era stato sospeso per la pandemia Covid 19.

Si tratterebbe di debiti con il fisco per IRPEF ed IVA non pagati in anni in cui non esisteva, comunque, alcuna emergenza né per Covid né per mega rincari energetici.

Una generosità governativa, ancora più irritante, nel ricordare che, in quegli stessi anni in cui milioni di contribuenti si comportavano da evasori, nostri connazionali, più sfortunati solo perché pensionati, operai, impiegati, dirigenti, pubblici e privati, hanno continuato a far fronte ai loro doveri versando puntualmente IRPES con le relative addizionali regionali e comunali.

Non solo, ma durante emergenze di ogni tipo gli stessi sfigati, pensionati e dipendenti pubblici e privati, hanno continuato a versare ogni genere di IRPEF, senza per questo ricevere bonus od essere esonerati dal pagamento delle bollette di luce e gas.

A questo punto mi sorprendo a vagheggiare immaginando che Giorgia Meloni,  presa da un moto di compassione, decida di estendere a pensionati e dipendenti, pubblici e privati, la stessa generosità riservata agli evasori.

Come ? Inserendo, ad esempio, nel prossimo DL Aiuti ter un emendamento che disponga, per pensionati e dipendenti pubblici e privati, la stessa rateizzazione in 5 o 10 anni dei pagamenti IRPEF. 

Ogni mese le buste paga risulterebbe, così, più ricche a tutto vantaggio dei consumi, dello sviluppo economico e del benessere sociale. 

Il brusco risveglio dal vagheggiamento mi pone, però, una domanda: già, ma senza poter contare ogni mese su IRPES versata dagli sfigati con quali soldi lo Stato sarebbe in grado di fronteggiare buona parte degli oltre 900 miliardi di spesa pubblica ?