Dal prossimo lunedì fino a martedì a Venezia è prevista una conferenza per la pace all’Auditorium Santa Margherita, dal titolo “Conferenza internazionale sui processi di pace nel mondo”.

Alla conferenza erano stati inviatati con tutti gli onori del caso a parlare l'eurodeputato Antonio Panzeri e Luca Visentini della ong "Fight impunity", finiti di recente nello scandalo delle tangenti da Qatar e Marocco per ammorbidire le posizioni dell'europarlamento sui diritti umani in quei paesi.

Chiaramente i due sono impossibilitati a presenziare dal momento che la magistratura belga ha ordinato il loro arresto, in attesa che vengano chiarite le loro posizioni, che sembrano indicare un loro diretto coinvolgimento per fare pressioni sul gruppo socialista del Parlamento europeo affinché adottasse una posizione più "aperta " verso politiche che certo poco hanno a che fare con democrazia e rispetto dei diritti civili.

Il tutto in cambio di un fiume di denaro e di benefit vari, come vacanze extralusso e carte di credito intestate a prestanomi. Un bruttissima storia che getta un'ombra sinistra sul gruppo dello Sdi europeo, che da sempre ha fatto della battaglia per i diritti umani un cavallo di battaglia, accusando il centrodestra di avere invece un atteggiamento ben differente su questo punto (basti pensare a quello che si rimprovera a paesi come Ungheria e Polonia, che certo non possono essere paragonati a Qatar Marocco o Arabia Saudita, paese che potrebbe secondo le ultime voci anch'esso coinvolto nella storia di tangenti a Bruxelles). Ma si sa, la sinistra da tempo ci ha abituati a questa doppia morale, che non a caso gli ha fatto perdere voti un po' in tutta Europa.

I due indagati, insieme alla ong di cui facevano parte, sono stati chiaramente in tutta fretta esclusi dalla Conferenza di Venezia, ma resta il fatto che i due indagati venivano considerati come elementi degni di poter parlare di argomenti che invece evidentemente usavano soltanto a loro esclusivo vantaggio. Come non dimenticare quello che di recente aveva detto di Visentini Enrico Letta, annunciandone la nomina a nuovo leader dell'organizzazione mondiale dei sindacati.

Lega e Fratelli d'Italia hanno già annunciato di voler presentare interrogazioni sulla vicenda. C'è chi come il vicepresidente vicario di Fdi, Raffael Speranzon, ironizza un poco sulla decisione della Università Ca Foscari di Venezia per la scelta adottata di invitare i due rappresentanti della .ng all'evento.

"A quanto pare -  ha dichiarato il senatore di FdI -  non parteciperanno perché nel frattempo sono finiti al centro dell’inchiesta europea sulle mazzette dal Qatar. E l’ong Fight Impunity, presieduta da Panzeri, è stata rimossa dagli organizzatori dell’evento. Niente paura, ci sarà comunque spazio per il gotha della sinistra locale ed internazionale: da Sergio Segio, l’ex terrorista di Prima Linea, a Rodrigo Londoño, già capo dei marxisti colombiani delle FARC, e non poteva mancare la toga rossa di Magistratura Democratica. Un grande raduno dei progressisti da salotto, che parlano di diritti umani mentre i loro esponenti di punta prendono borse di contanti per chiudere un occhio sui diritti umani in Qatar. Peccato per la reputazione di un ateneo così importante come l’Università Cà Foscari". Non basta, quindi, usare il 'bianchetto' e togliere ogni riferimento all’ong Fight Impunity e far sparire i nomi dei tre relatori inquisiti per rendere meno imbarazzante un meeting del genere. Anzi, è legittimo chiedersi come sia stata finanziata l'intera organizzazione di questo evento e se c'entri qualcosa con lo scandalo di queste ore. Per queste ragioni presenterò un'interrogazione parlamentare affinché sia fatta piena luce su questo evento, che dire inopportuno e fuori luogo è ben poco".

Il gruppo dei sociailsti all'Eurocamera in fortissimo imbarazzo per il coinvolgimento anche della greca Eva Kaili, vicepresidente del parlamento subito sospesa sia dal gruppo che dalla sua carica, colta in fragranza di reato, ha subito dichiarato di voler interrompere i lavori e le votazioni sui paesi del Golfo, in attesa che la magistratura faccia chiarezza sulla bruttissima vicenda.

La Lega ha dichiarato invece di voler chiedere che l'argomento venga trattato al più presto in Aula: "Esprimiamo forte preoccupazione e sgomento per le notizie riportate dagli organi di stampa internazionali - si legge nella nota degli eurodeputati leghisti - sulle indagini per corruzione nelle istituzioni Ue in corso in Belgio. Le accuse sono molto gravi ed è necessario che sulla vicenda venga fatta la massima chiarezza in tutte le sedi. Massimo sostegno alle autorità affinché facciano luce sui fatti e accertino le responsabilità delle persone coinvolte, a cominciare da chi è eletto e da chi lavora nelle istituzioni europee. Al Parlamento Europeo, così attento al delicato tema delle ingerenze esterne, chiederemo di affrontare la questione in commissione Inge e anche con un dibattito in aula quanto prima".