Partita più che male, con due sconfitte, la Sampdoria si è rimessa in marcia nel campionato di Serie A con tre vittorie consecutive, l'ultima delle quali, questo sabato, ottenuta in trasferta sul campo dell'Atalanta, raggiunta in classifica a 9 punti.

A passare per prima in vantaggio è stata proprio la squadra di Ranieri al 13', grazie ad un sinistro del solito Quagliarella che, con la rete di oggi, ha portato a 168 il bottino di gol in Serie A, raggiungendo così il 15° posto nella classifica marcatori di tutti i tempi. 

Sportiello, che prima del riposo ha negato proprio a Quagliarella la soddisfazione del raddoppio parandogli un rigore, invece nulla ha potuto su Thorsby che al 59' ha portato sullo 0-2 il risultato in favore della Sampdoria.

Zapata, entrato nella ripresa, ha poi riaperto il match con un rigore trasformato all'80', dando il via al forcing finale dei bergamaschi che ha prodotto però solo l'1-3 con cui è terminato l'incontro, grazie al gol di Jankto, arrivato a conclusione di un'azione in contropiede.

Così Ranieri nel dopo partita: "L'anno scorso eravamo in piena lotta retrocessione, fare punti qui era importantissimo. C'era stata l'espulsione perché avevo parlato troppo l'anno scorso e gli arbitri ci tengono. Abbiamo fatto una buona gara, soffrendo molto nei primi minuti. Poi, piano piano, abbiamo preso fiducia e consapevolezza. L'Atalanta ha 22 leoni e se non stai attento ti asfalta. I ragazzi hanno lavorato benissimo, l'Atalanta era una grande squadra, ma volevo coraggio nonostante ci fosse da soffrire".

Queste, invece, le parole di Gasperini: "I ragazzi per tanti aspetti hanno fatto un'ottima gara, e poi alla prima occasione utile ci hanno fatto gol. Oggi ho fatto un po' di esperimenti, e per questo abbiamo perso un po' di distanze. Questo è lo scotto per provare ad inserire così velocemente tanti giocatori nuovi, anche se hanno fatto bene.C'è la necessità, da una parte, di voler inserire i nuovi, ma quando giochi ad alti livelli non puoi fare troppi esperimenti. Abbiamo l'esigenza di far crescere anche altri giocatori. Però facendo questo perdiamo anche la consistenza della squadra. Magari, però, nel corso dei mesi crescono tutti e forse è per questo che facciamo bene nei gironi di ritorno".