Sono stati 16 finora gli incontri tra le delegazioni sindacali dei metalmeccanici di CGIL, CISL e UIL con la controparte degli industriali del settore, rappresentati da Federmeccanica e Assistal, senza però aver ottenuto alcun risultato. I sindacati puntano a siglare un nuovo contratto nazionale il cui nodo principale, al di là della riqualificazione del lavoro e di una migliore qualità del prodotto per rilanciare investimenti e competitività, rimane lo stipendio.

Con la proposta di aumento presentata da Federmeccanica e Assistal rimarrebbe escluso il 95% di lavoratori. In tal modo, bisognerebbe ricorrere solo alla più sfrenata fantasia per definire tale accordo come nazionale. Pertanto, continuano le giornate di lotta dei metalmeccanici in tutta Italia.

Questo è il calendario degli scioperi e delle manifestazioni per i prossimi giorni. Oggi è stato il turno di Firenze con i sindacati che hanno organizzato presidi davanti alle principali aziende e alla Prefettura. Presente anche Maurizio Landini, segretario generale della Fiom Cgil nazionale.


Martedì 19 luglio, sarà la volta dei metalmeccanici di Lecco, Osimo-Castelfidardo con un sit-in davanti alla sede di Elica, Pontedera con un presidio davanti ai cancelli della Piaggio e Verona con una manifestazione davanti alle acciaierie ex Riva e a Ponte Fior di Rosa.

Mercoledì 20, gli scioperi saranno a Cremona con presidi davanti alle sedi di Ata, Bosch e Marcegaglia, Padova, dove ci sarà un corteo da via degli Scrovegni a piazza dei Signori e Roma con una manifestazione in piazza del Campidoglio. 

Giovedì 21 la protesta si sposterà ad Ancona con  un presidio ai cantieri navali, mentre venerdì 22 sarà il turno di Lucca, con uno sciopero di otto ore e sit-in davanti alla sede di Confindustria e Aosta con uno sciopero alla Cogne Acciai Speciali e nelle aziende dell’indotto. 

Prima della fine del mese di luglio la protesta toccherà anche Mantova, martedì 26, e la Valle d'Aosta, il 29 luglio.