L'influenza e i sintomi da raffreddamento sono ancora presenti nel nostro paese. Le ragioni sono diverse, e una di queste è sicuramente il meteo che fa capricci, ma non c'è solo questo.
E’ ancora in corso una stagione di malanni straordinaria e violenta, in cui a pesare non è soltanto la circolazione del virus influenzale, ma anche quello sincinziale: un mix che ha portato a un importante impatto, sia in termini di contagi che di ricoveri.
Già da alcune settimane, in molte farmacie mancano farmaci da banco per vomito e in alcuni casi antipiretici. Il meteo ballerino, in tutto questo non aiuta. Molti sono anche alle prese con le allergie, che già da qualche settimana sono entrate a far parte del quotidiano di molti, nonostante il fatto che la primavera si facci attendere.
Influenza, un calo lento
Ora si osserva un calo lento e progressivo, ma siamo ancora sopra la soglia epidemica: se tra adulti e anziani si parla solo di 5,8 casi per 1000 abitanti, per i bambini risulta molto elevata”. A parlare sono i numeri delle sindromi simil influenzali: alla fine di marzo si parlava di circa 13 milioni di cittadini colpiti, numero destinato ad aumentare fino a fine aprile. Ad essere circolato – prosegue Cricelli – non è stato però solo il virus dell’influenza, soprattutto quello A rispetto a quello B, ma anche tanti altri simili: il Sars Cov2, il virus respiratorio sincinziale, l’adenovirus, quello da raffreddore. Le complicanze registrate, che sono state prevalentemente di tipo respiratorio e che hanno colpito soprattutto gli anziani, indice del fatto – conclude – che dobbiamo aumentare il tasso di aderenza alla vaccinazione.
Il rapporto fotografa la lenta discesa della curva: negli ultimi 7 giorni l’incidenza è stata di 5,1 casi per mille rispetto ai 5,8 della settimana precedente. Il calo più marcato si osserva nei bambini: nella fascia di età 0-4 anni l’incidenza è pari a 15,38 casi per mille; in quella 5-14 anni a 6,79; nella fascia 15-64 anni a 4,90; negli over-65 anni a 2,33 casi per mille. È marcato, invece, il calo della circolazione dei virus influenzali: dei 661 campioni analizzati dai laboratori afferenti alla rete InfluNet, 72 (pari al 10,9%) sono risultati positivi al virus influenzale; la scorsa settimana erano il 15,8%.
Influenza stagionale, cosa fare?
In questo periodo è sicuramente consigliabile coprirsi a strati, evitando gli sbalzi di temperatura. Assumere integratori di vitamina C, ma anche il magnesio e le vitamine B aiutano il nostro organismo in qualsiasi situazione. Fare attività fisica è un altro toccasana contro i malanni, e non bisogna mai abbandonarla.
Un'altra fondamentale abitudine da non perdere è l'utilizzo della mascherina nei luoghi chiusi e la disinfezione delle mani. Tali pratiche non proteggono sono dal Covid ma anche da altri batteri e virus che potrebbero insinuarsi nel nostro organismo attraverso le vie aeree o a causa della scarsa igiene.