Lo Space Launch System (SLS) ha lasciato New Orleans, dove è stato assemblato, per effettuare i primi test che ne possano valutare l'affidabilità. L'SLS, realizzato dalla Boeing, è uno dei pezzi del mosaico di cui è composto il programma Artemis, che consentirà alla Nasa di riportare astronauti sulla Luna.
Caricato su una chiatta, la Pegasus, l'SLS arriverà, viaggiando sull'acqua, allo Stennis Space Center in Missisipi, dove inizierà i test che ne verificheranno il funzionamento.
Il vettore è costituito da quattro motori RS-25 (che durante le prove di esercizio saranno accesi per circa otto minuti) e da due serbatoi di propellente: uno per l'ossigeno liquido e l'altro per l'idrogeno liquido che, combinati tra loro, forniranno i 2,7 milioni di litri di combustibile necessari ad alimentare i motori. A supporto, l'SLS avrà montati ai lati due razzi SRB, simili a quelli utilizzati nei lanci dello Shuttle.
Tutto questo servirà ad inviare nello spazio la navicella Orion che, in futuro, contribuirà a portare di nuovo l'uomo sulla Luna. Il lancio inaugurale del razzo (Artemis-1) è previsto entro il 2021.
Orion, realizzata in collaborazione con l'ESA, ha già iniziato la fase di collaudo in Ohio. Nella prima missione, che non avrà un equipaggio a bordo, Orion si limiterà ad orbitare intorno alla Luna. La seconda missione (Artemis-2) ripeterà gli stessi step della precedente, ma con la presenza di un equipaggio.
Toccherà invece alla missione Artemis-3, non prima del 2024, riportare un uomo sulla Luna. L'ultima volta era stato nel 1972.