Ucraina, la tregua posticcia per il Natale ortodosso
Le truppe russe hanno continuato a "terrorizzare" i civili in tutta l'Ucraina nonostante il cessate il fuoco di 36 ore annunciato e "confermato" dal Cremlino durante il Natale ortodosso.
Secondo fonti ucraine, nelle ultime 24 ore attacchi contro civili sono stati segnalati sia nell'est che nel sud del Paese, con almeno tre persone uccise e 14 ferite.
39 i bombardamenti registrati a Kherson, per il governatore Yaroslav Yanushevych, mentre Pavlo Kyrylenko, il governatore dell'oblast di Donetsk, ha dichiarato che il 7 gennaio due civili sono stati uccisi a Bakhmut e, ieri, anche nella vicina città di Krasna Hora. Altri sette sono rimasti feriti.
Il governatore dell'oblast di Kharkiv Oleh Syniehubov ha riferito che le truppe russe hanno continuato a "terrorizzare" i civili nella sua regione nelle ultime 24 orecosì come territori vicini al confine russo, oggetto di attacchi.
Nel vicino oblast di Sumy, una località nei pressi del confine russo è stata colpita durante il giorno, ma non ci sono stati ulteriori attacchi durante la notte, secondo il governatore Dmytro Zhyvytsky.
Nel sud-est, le truppe russe hanno bombardato 16 insediamenti nell'oblast di Zaporizhzhia, danneggiando edifici residenziali e siti infrastrutturali segreti, secondo l'amministrazione militare regionale.
Il 6 gennaio le truppe russe hanno anche attaccato l'oblast meridionale di Mykolaiv, ma non sono state segnalate vittime.
Il ministero della Difesa russo ha dichiarato che il proprio esercito sta continuando ad osservare il cessate il fuoco e lo farà fino alla mezzanotte del 7 gennaio... rispondendo però al fuoco delle forze armate ucraine che, secondo Mosca, hanno continuato i loro attacchi nonostante la tregua che avrebbe avuto inizio dalle 12 del 6 gennaio.