Gli ultimi dati del ministero della Sanità di Gaza affermano che nelle ultime 24 ore sono stati 86 i palestinesi uccisi in nove distinti attacchi israeliani, mentre è di 113 il numero dei feriti.

Con questi dati , salgono ad almeno 30.717 i palestinesi uccisi nella Striscia dal 7 ottobre e a 72.156 quelli rimasti feriti.

Sempre secondo quanto dichiarato dal portavoce del Ministero della Sanità di Gaza, Dott. Ashraf Al-Qudra, è salito a 18 il numero delle vittime della malnutrizione e della disidratazione nella Striscia:

"La carestia nel nord di Gaza ha raggiunto livelli letali, soprattutto per i bambini, le donne incinte e i pazienti cronici", ha dichiarato, aggiungendo che "si sta aggravando e ucciderà migliaia di cittadini, se l'aggressione non verrà fermata e gli aiuti umanitari e medici non verranno forniti immediatamente", accusando l'esercito israeliano di aver deliberatamente ostacolato l'ingresso di aiuti soprattutto nel nord.

Il problema sembra comunque esser stato compreso dal gabinetto di guerra di Tel Aviv che a partire dalla prossima settimana dovrebbe consentire l'arrivo degli aiuti umanitari nella Striscia di Gaza anche via mare, finanziato dagli Emirati Arabi Uniti, con navi che verranno caricate a Cipro e saranno ispezionate da funzionari israeliani. Secondo il quotidiano Haaretz, l'IDF è favorevole al trasferimento di aiuti via mare principalmente per ragioni di sicurezza.



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