Il giudice  distrettuale di San Francisco, James Donato, ha approvato un accordo per una transazione da  650 milioni di dollari che Facebook dovrà versare ad alcuni dei suoi utenti per la presunta  violazione dell'Illinois Biometric Information Privacy Act, a seguito dell'utilizzo della tecnologia di riconoscimento facciale, adesso non più in uso, che suggeriva il possibile nome e cognome di una persona in una foto.

Circa 1 milione e mezzo gli utenti che si sono sentiti danneggiati e che per tale motivo hanno promosso la class action, 

Dopo aver definito la class action, partita dall'Illinois, come infondata Facebook ha poi deciso di aderire all'accordo transattivo proposto dai legali dei querelanti, che riceveranno una cifra di circa 350 dollari a testa... non certo paragonabile a quella milionaria di chi li ha rappresentati!

Quella conseguente all'accordo è comunque una cifra record per una class action in materia di privacy.

"Siamo lieti di aver raggiunto un accordo in modo da poter superare la questione. È nell'interesse della nostra community e dei nostri azionisti", ha affermato in una nota il social network di Mark Zuckerberg.