Si è svolto il 31 ottobre nel salone dell’ex Convento del Ritiro in Ortigia il primo premio “Memorial Salvatore Accolla”, evento fortemente desiderato da Donatella Accolla, nipote dell’artista scomparso proprio il 31 ottobre di tre anni fa, con la collaborazione del project manager Salvo Cassarino e del critico d’arte Raimondo Raimondi.

Il progetto del “Memorial” ha trovato pronto accoglimento da parte dell’Assessore municipale alla Cultura di Siracusa on. Fabio Granata, che ha concesso l’uso dello “Spazio 900” di via Mirabella ed ha presenziato all’evento dando la sua testimonianza sul personaggio artista Salvatore Accolla, da lui come da tutti gli intervenuti ben conosciuto e apprezzato.

Donatella Accolla si è occupata amorevolmente dello zio Salvatore fino alla sua dipartita ed ha preso in affido il suo amato cane Righel, il figlio peloso di Accolla, compagno inseparabile della sua vita introversa. Presenti, oltre a Granata, il prof. Nino Sicari, docente del Liceo Artistico “Gagini”, intervenuto sull’arte del pittore scomparso e l’avvocato di Accolla Donata Russo, che ha letto una sua poesia.

Presente anche una delegazione dell’Associazione Nazionale Carabinieri, sezione di Siracusa, col suo presidente Valentino De Ieso. “Salvatore Accolla è stato un vero artista, - ha detto Raimondi - un personaggio, che operava nel fiabesco e idillico mondo di Ortigia, un pittore “bohemienne”, che viveva alla giornata; ma che nell’arte pittorica aveva ritrovato una dimensione personale, una dignità espressiva, una valvola di sfogo per le sue innate capacità, contrappeso a un quotidiano incerto.

L’arte per Accolla era la sua ragion d’essere, il riscatto della sua umana esistenza, una luce nel buio della vita”. Numeroso il pubblico intervenuto, tra cui tanti esponenti della cultura e dell’arte siracusana. Durante la serata del Memorial un quadro di Salvatore Accolla è stato appeso allo “Spazio 900”, dove rimarrà per qualche mese per volere dell’Assessore Granata. Premiati alla prima edizione del Memorial due artisti siciliani, i quali per scelte di vita e stile pittorico possono essere considerati vicini a Salvatore Accolla: il catanese Nunzio Papotto e il siracusano Roberto Sapienza, in arte “Fiore”.

I due sono stati valutati dal prof. Rodrigo Foti di Milazzo (ME), che ha stilato le motivazioni del premio. Papotto vive a Catania, città dalla quale si allontana raramente, alle pendici dell’Etna, convinto che le cose, che si fanno a Parigi, Londra, New York, Berlino, si possano fare anche in Sicilia. Se la gente viene stimolata nel modo giusto, facendo uscire l’arte dai luoghi preposti e inserendola nel quotidiano, egli è sicuro che si possano ottenere grandi risultati.

“Quello, che deve emergere, è il sentimento - dice Papotto -. Non cosa si fa; ma come si fa. Mettere in gioco la propria verità. Non ho grandi velleità, non voglio diventare né ricco, né famoso. Mi basta poter continuare a fare il mio lavoro liberamente. Quando ho la possibilità di stare nel mio studio a dipingere con la musica in sottofondo, alla vita non ho altro da chiedere». Fiore vive e lavora sul lungomare di levante a Ortigia, una porta-finestra sul mare di Siracusa, fonte d’ispirazione del suo universo creativo: è, infatti, ben diversa la sua poetica da quella di Salvatore Accolla; ma anche questo pittore ben rappresenta la fascinazione della coloristica siciliana, espressa nella spontanea vena creativa di codesti artisti ingenuamente geniali. Ambedue hanno ricevuto una bella targa, progettata appositamente per il Memorial, raffigurante un ritratto di Accolla in mezzo ai suoi soggetti iconici (cavalli e frutta) dipinto nel 2017 dalla pittrice palermitana Patrizia D’Anna.