Aumenta il numero di petroliere nel Golfo del Messico che non sanno se potranno o meno scaricare il petrolio venezuelano negli Stati Uniti , mentre gli agenti dell'FBI controllano qualsiasi possibile via per vietare al Venezuela di utilizzare intermediari per aggirare le sanzioni imposte al Paese dagli Stati Uniti, come dimostra l'irruzione odierna a Portorico nella banca BSJI che la propria sede nella capitale San Juan.

Di contro, l'esercito venezuelano, che agisce per conto di Maduro, pare aver deciso di voler impedire l'ingresso nel Paese degli aiuti umanitari promessi da Guaido, come dimostrerebbe la barricata di rimorchi eretta ad ostruire il transito sul ponte di Tienditas, che collega una delle vie di comunicazione tra Colombia (da dove dovrebbero arrivare parte degli aiuti) e Venezuela.

Tutto questo a dimostrazione che non vi è finora nessuna speranza che il presidente in carica Maduro e quello autonominatosi (con l'aiuto di Trump?) Guaido possano iniziare un dialogo, in attesa di capire quali potranno essere i risultati dei colloqui della conferenza internazionale a Montevideo organizzata per il 7 febbraio da Messico e Uruguay, per riunire i principali Paesi latino americani e non con lo scopo di definire le basi per stabilire un meccanismo di dialogo tra le forze politiche in Venezuela, in modo da risolvere la crisi nel Paese.

Il Papa, nella conferenza stampa al rientro da Abu-Dhabi, ha confermato di aver ricevuto la lettera di Maduro, ma di non averla ancora letta. Francesco non ha escluso la possibilità di mediazione da parte della Santa Sede (considerando anche che l'attuale segretario di Stato, Parolin, era nunzio apostolico a Caracas) purché questa sia accettata da tutte le parti in causa... quindi anche da Guaido, che però non è stato nominato.

Infine, l'unico punto che in parte sembra trovare d'accordo entrambi i fronti che supportano Maduro e Guaido sono le elezioni, con l'unica differenza che, mentre per Guaido dovrebbero esser fatte per nominare un nuovo presidente, per il Partito socialista venezuelano dovrebbero essere fatte invece per rieleggere i membri del Congresso, la cui attuale maggioranza è a favore di Guaido.