"Atterraggio confermato". Queste le poche parole che, poco prima delle 21, ora italiana, hanno scatenato l'entusiasmo tra i presenti nella sala di controllo del Jet Propulsion Laboratory della NASA a Pasadena (California), a cui è delegato il controllo della missione InSight.

Dopo un viaggio durato 6 mesi e mezzo, la sonda InSight è atterrata su Marte in un sito che il responsabile del progetto, Tom Hoffman, ha definito il migliore possibile per il lavoro che l'attende.

La soddisfazione per chi ha allestito la missione è dovuta, soprattutto, al fatto che l'atterraggio è stato perfetto e la sonda si sta già preparando ad essere operativa. Infatti, i suoi pannelli solari, che hanno una larghezza di un paio di metri e che provvederanno a ricaricare le batterie ogni 24 ore, sono aperti ed hanno iniziato a immagazzinare energia dalla luce solare presente sulla superficie marziana.

Nei prossimi giorni, i responsabili della missione rilasceranno il braccio robotico di InSight ed utilizzeranno la fotocamera ad esso collegata per scattare foto del terreno in modo che gli scienziati possano decidere dove posizionare gli strumenti della sonda. Ci vorranno due o tre mesi prima che questi possano essere piazzati ed inizino ad inviare dati.

Nel frattempo, InSight utilizzerà i propri sensori meteorologici e il magnetometro per monitorare il luogo di atterraggio di Elysium Planitia, da dove opererà per i prossimi due anni, la durata di un anno marziano.

InSight è un progetto internazionale dal costo di 1 miliardo di dollari, a cui hanno contributo anche la Germania con una talpa meccanica che scaverà fino a 5 metri per misurare la temperatura all'interno del pianeta e la Francia, con un sismometro per misurare eventuali terremoti.

 


NB. L'immagine iniziale è stata inviata dalla sonda InSight usando la Instrument Deployment Camera (IDC) montata sul braccio robotico. NASA / JPL-Caltech