Ma siamo sicuri che il mondo oggi sia così diverso rispetto a quasi ottanta anni fa? un video dell'Unicef ci dimostra, purtroppo, che rispetto ad alcune situazioni poco o nulla oggi è cambiato rispetto al passato.

Nel video, una a fianco all'altro, sono narrate le storie di un giovane rifugiato siriano e di un uomo anziano, rifugiato a sua volta quando era bambino, durante la Seconda Guerra Mondiale. Una dura testimonianza delle sfide che i bambini rifugiati continuano ad affrontare.

Il video, della durata di 120 secondi e realizzato con 180 Amsterdam, compara le storie di Ahmed - 12 anni - fuggito da Damasco in Siria, e Harry - 92 anni - fuggito da Berlino in Germania. 

I due protagonisti raccontano le loro storie personali, dove sono stati costretti a lasciare la propria casa per intraprendere viaggi alla ricerca di un posto sicuro. Nonostante tra loro ci sia una differenza di oltre 70 anni, le due storie hanno molti punti in comune, con il video che alterna immagini di rifugiati siriani e immagini storiche dalla Seconda Guerra Mondiale.

Nel video, Ahmed e Harry descrivono terribili dettagli delle loro esperienze, compresi attacchi alle scuole e alle case, l’essere costretti a scappare per paura di perdere la propria vita e i pericolosi viaggi via terra e mare.

Harry ha trovato salvezza nel Regno Unito, dove tuttora vive, mentre Ahmed ha raggiunto la Svezia, dove è stato riunito con la sua famiglia ed ora è tornato a scuola.

Paloma Escudero, Direttore UNICEF per la Comunicazione: «Le necessità dei rifugiati non sono mai state così grandi. Ora, più che mai, hanno bisogno del nostro supporto. Noi speriamo che questo video serva come testimonianza, perché dietro ogni titolo c’è la storia di un bambino. Non rifugiati, non migranti, ma bambini, per i quali l’unico sogno è la salvezza e la possibilità di un futuro migliore.»