5.793 metri da percorrere 53 volte per un totale di 306 km e 720 metri. Questo è il circuito di Monza in cui domenica 3 settembre si correrà il Gran Premio d'Italia, una delle classiche se non la classica per eccellenza tra tutte le gare della Formula 1.

Rispetto ad altri circuiti, il fattore gomme sarà determinante causa rettilinei e velocità. Soprattutto quest'anno conm macchine più pesanti rispetto agli anni precedenti. Le frenate saranno distribuite su tutto il pneumatico ed il fattore "blistering", anche in seguito alle alte temperature di questi giorni, potrebbe rivelarsi un problema, per cui la scelta della strategia nel cambio gomme sarà probabilmente determinante per la vittoria.

Il tema della gara, ovviamente, sarà la lotta per il mondiale che, ormai, sembra essere ristretta tra Vettel ed Hamilton. E sarà una lotta sicuramente avvincente poiché, come ha dimostrato il Gran Premio del Belgio, Mercedes e Ferrari ormai si equivalgono su tutti i tipi di circuito.

Fa sorgere, comunque, più di una perplessità la nuova regola introdotta dalla FIA a partire da questo gran premio che prevede nuovi limiti sul consumo della benzina. La Mercedes, per aggirare questa limitazione che potrebbe togliere potenza alla vettura, ha portato in Belgio una nuova evoluzione del proprio motore ed è stata autorizzata dalla FIA a farne uso per le rimanenti otto gare che mancano alla fine del campionato.

Però, a differenza di altri team, Mercedes non potrà più apportare evoluzioni alla propria power unit, a meno di rischiare penalizzazioni sulla griglia di partenza. Per evitare polemiche, sarebbe stato sufficiente introdurre questa novità a partire dal prossimo anno.