Negli ultimi giorni, la provincia di Treviso è stata al centro di un acceso dibattito a seguito della scoperta che Elena Maraga, una maestra d'asilo di 29 anni, gestisce un profilo sulla piattaforma OnlyFans, noto servizio di abbonamento per contenuti per adulti.
La notizia ha sollevato reazioni contrastanti tra genitori, istituzioni educative e sindacati.
La vicenda è emersa quando alcuni genitori hanno scoperto il profilo di Elena su OnlyFans, dove la maestra pubblicava foto e video di nudo artistico. La scoperta ha generato preoccupazione tra le famiglie, soprattutto considerando l'ispirazione cattolica dell'asilo in cui Elena lavora.
Alcuni genitori hanno espresso disappunto, ritenendo inappropriato che un'educatrice possa svolgere attività di questo tipo al di fuori dell'ambiente scolastico.
In risposta alle polemiche, Elena ha difeso la sua scelta, sottolineando che l'attività su OnlyFans rappresenta una fonte di reddito supplementare. Ha evidenziato le difficoltà economiche legate al suo stipendio da insegnante, dichiarando: "Come insegnante guadagno 1.200 euro al mese, è insostenibile". Inoltre, ha affermato di non vedere conflitti tra la sua attività online e il ruolo educativo, sostenendo che molti genitori le hanno manifestato supporto.
A seguito delle polemiche, Elena ha preso alcuni giorni di permesso e, in accordo con il suo legale, è stata sospesa temporaneamente dall'insegnamento fino alla conclusione delle consultazioni legali tra le parti coinvolte. Nel frattempo, il suo profilo Instagram ha registrato un incremento significativo di follower, passando da 6.500 a oltre 18.000 in una settimana.
La Federazione Italiana Scuole Materne (FISM) di Treviso ha invitato alla riservatezza nella gestione della vicenda, sottolineando l'importanza di tutelare i diritti di tutte le parti coinvolte. Simonetta Rubinato, presidente della FISM Treviso, ha dichiarato che non sono pervenute segnalazioni ufficiali dalle famiglie, ma ha anticipato l'intenzione di elaborare un codice etico per l'uso dei social da parte degli insegnanti.
Parallelamente, il segretario generale della CGIL Flc di Treviso, Alvise Sponza, ha affermato che, in assenza di un codice etico sottoscritto al momento dell'assunzione, non ci sono basi legali per contestare l'attività privata di Elena. Ha sottolineato che, se tali attività sono legali e svolte nel tempo libero, non possono essere oggetto di sanzioni lavorative.