Anche quest'oggi, il ministro dell'Interno Salvini si è dato da fare nell'applicarsi a dare i numeri, una delle attività in cui eccelle, sebbene non sia l'unico.

"Nel 2019 - ha detto Salvini, citando un articolo dell'Ansa, che a sua volta cita quanto da lui stesso già dichiarato a quella agenzia - meno sbarchi (un decimo del 2018), meno reati commessi, meno morti in mare. Se qualcuno rimpiange i porti aperti che portavano in Italia più clandestini e facevano morire in mare più persone, sappia che avrà nel sottoscritto un avversario irriducibile".

Dopo aver magicamente fatto scomparire dalle strade 400mila migranti - senza però informarci come ciò sia stato possibile - presenti fino a pochi giorni fa che costituivano - parole di Salvini - una minaccia per la sicurezza in Italia, il ministro dell'Interno continua nel fornire dati "convenienti" anche in relazione alle partenze dei migranti dal Nord Africa, agli sbarchi e alle morti in mare.

Il tutto, ovviamente, per convincere chi ancora gli presta fede che impedire di aiutare dei naufraghi in mare, finendo per farli annegare, serve d'insegnamento per chi deve partire che, in tal modo, si guarderebbe bene dal farlo... come se i migranti detenuti in Libia avessero qualche potere decisionale in tal senso!

Inoltre, l'allucinata dichiarazione del ministro dell'Interno fa intendere che in Italia i porti siano "chiusi", quando è ormai accertato, oltre che dichiarato dal Governo di cui Salvini fa parte, che così non è.

I porti in Italia sono aperti, come dimostrano i migranti salvati nei giorni scorsi dalla Marina militare italiana e dalla Ong Mediterranea. Non solo, come dimostra il numero di partenze dal nord Africa, non è affatto vero che impedire di operare in mare alle Ong e alle navi della missione Sophia riduca la possibilità di sbarchi verso l'Europa.

Ma il problema per Salvini è un altro. In vista delle europee sembra aver esaurito il traino propagandistico del razzismo e della sicurezza. Chi lo ha applaudito ha dato un'occhiata al portafogli e ha visto che rispetto ad un anno fa i selfie con Salvini e il prendersela con i migranti non ha cambiato le sue finanze... e neppure il fatto di avere la possibilità di far fuori un eventuale ladro senza pagar dazio, anche se così non è!

Per tale motivo a due settimane dal voto alle Europee, il consenso per il capitano è in caduta libera (il Corriere vede la Lega al 30%), mentre quello dei 5 Stelle è di nuovo in ascesa... un problema non da poco per chi già si sentiva prossimo premier. E adesso, il "leon morente" non sapendo che pesci prendere, continua a ribattere sui soliti tasti, cercando però di essere ancora più "aggressivo" che in precedenza, sperando che ciò possa fargli recuperare terreno.

Fake news e minacce, pertanto, saranno il leitmotiv dei prossimi quindici giorni.