È durata un'intera giornata l'attesa dei 180 sopravvissuti sulla Ocean Viking. Alla fine sono stati fatti sbarcare solo. Probabilmente in attesa di verificare la positività ai test Covid effettuati il giorno precedente. 

Dopo 11 giorni di attesa in mare (per i primi naufraghi soccorsi) lo sbarco è terminato alle 3:15 del mattino. I migranti sono stati portati sul traghetto passeggeri Moby Zazà per iniziare il periodo di quarantena. Secondo alcuni media, i test COVID-19 di tutti i sopravvissuti sarebbero risultati negativi. Nessuna comunicazione al riguardo è però stata fornita alla Ocean Viking.

In compenso, all'equipaggio della nave è arrivata la comunicazione che dovrà effettuare il periodo di quarantena di 14 giorni. Come da istruzioni, la nave è ora ancorata fuori dal porto di Porto Empedocle.

Ma se per la Ocean Viking lo sbarco dei naufraghi è stato portato a termine, nessuna comunicazione è arrivata per i 52 migranti a bordo della nave Talia. 

Mohammad Shaaban è il capitano coraggioso del cargo che lo scorso venerdì ha salvato 52 persone. Sul mercantile, che si occupa del trasporto di bestiame e che ora si trova nei pressi di Malta (l'operazione di salvataggio è avvenuta nella Sars maltese), cibo e acqua scarseggiano. Dal ponte vede le coste maltesi, ma lo sbarco non è autorizzato. 

Nell'intervista rilasciata al quotidiano il Manifesto, il capitano Shaaban si dice convinto della bontà di quanto fatto e aggiunge che sarebbe senz'altro disposto a riprendere la stessa decisione.

I 52 naufraghi sono ancora in attesa che venga assegnato oro un porto sicuro.


Il capitano di Talia: «Salvare vite è un dovere, rifaremmo tutto»
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