l presidente russo Vladimir Putin, in una intervista rilasciata al giornalista Pavel Zarubin per il canale televisivo Rossiya 24 ha parlato della crisi dei migranti al confine tra Polonia e Bielorussia per negare qualsiasi ingerenza di Mosca sulle decisioni del presidente bielorusso Aleksandr Lukashenko.

La Russia "non ha niente a che vedere" con la crisi dei migranti ha detto Putin, smentendo qualsiasi coinvolgimento del suo Paese, e delle compagnie aeree russe, anche per quanto riguarda il trasporto dei migranti dal Medio Oriente in Bielorussia.

"Voglio che tutti sappiano che noi non abbiamo nulla a che fare con questo - ha detto Putin -.  Tutti cercano di buttare qualche responsabilità su di noi in ogni caso. Ma le nostre compagnie aeree non hanno trasportato quelle persone, nessuna delle nostre compagnie lo ha fatto".

Ma Putin è andato oltre, spendendosi anche per  conto di Lukashenko, dichiarando  che "la Belavia (la compagnia aerea bielorussa) non fa volare i migranti, con la maggior parte dei suoi voli che è concentrata sull'Unione Europea".

Il presidente russo ha poi definito "inumano" il comportamento delle guardie di frontiera polacche nei confronti dei migranti che cercano di entrare in Europa dalla frontiera bielorussa:

"Quando al confine tra la Bielorussia e la Polonia le guardie di frontiera e i militari polacchi picchiano questi migranti, sparano con armi da combattimento sopra le loro teste e accendono sirene e luci di notte nei luoghi dove alloggiano, dove ci sono bambini e donne negli ultimi mesi di gravidanza... Ebbene, questo non è proprio in linea con le idee di umanità che sono indicate a fondamento della politica dei nostri vicini occidentali".

Putin, durante l'intervista,  ha detto di aver parlato due volte con il suo omologo bielorusso e che Lukashenko, in entrambe le occasioni, non ha fatto mai  cenno alla possibilità di interrompere le forniture di gas verso l'ovest.

"Naturalmente, in teoria, Lukashenko come presidente di un paese di transito potrebbe ordinare che le nostre forniture vengano tagliate verso l'Europa", ha detto Putin. "Ma ciò significherebbe una violazione del nostro contratto di transito del gas e spero che ciò non accada. Non c'è niente di buono in questo, e naturalmente ne parlerò con lui. Forse l'ha detto in un impeto di collera."

La minaccia da parte della Bielorussia di interrompere la fornitura di gas in transito verso il resto d'Europa è arrivata dopo la minaccia di nuove sanzioni da parte della Commissione Ue, sanzioni che potrebbero essere introdotte già lunedì.

Infine, in contrapposizione alla presenza di navi militari occidentali nel Mar Nero, Putin ha annunciato di concordare con il suo ministero della Difesa sulla necessità di rispondere a quella che lui definisce una provocazione con una esercitazione a breve, aggiungendo che anche nel Donbass il supporto di Ue e Usa all'Ucraina non è gradito.