Solo almeno 13, finora, le persone decedute mentre sono decine quelle ferite a seguito dell'eruzione dopo l'eruzione del vulcano Semeru, sull'isola indonesiana di Giava, in base all'ultimo bilancio comunicato dalle autorità locali.
Per l'esattezza, i feriti sarebbero almeno 57, di cui 41 ustionati dalla cenere vulcanica che ha sepolto, fino ai tetti, interi villaggi, finora 11 quelli nel solo distretto di Lumajang.
Non solo. Le operazioni di soccorso sono state ostacolate nono solo dal fumo soffocante, ma anche dalla mancanza di corrente elettrica e da temporali che hanno trasformato la cenere in fango. Una strada e un ponte nei pressi della città di Malang, non lontano dal vulcano Semeru, sono crollati.
L'eruzione, come riporta il Volcanic Ash Advisory Center (VAAC) di Darwin, in Australia, è iniziata intorno alle 14:30 ora locale dalla sommità del cratere con la cenere vulcanica che ha interessato il lato sud-ovest del Semeru, che si affaccia sull'Oceano Indiano.
L'Indonesia si trova sulla cosiddetta cintura di fuoco del Pacifico, dove l'incontro di varie placche continentali provoca una forte e frequente attività sismica. Sono circa 130i vulcani attivi sul suo territorio. Alla fine del 2018 l'eruzione di un vulcano tra le isole di Giava e Sumatra ha causato uno tsunami che ha fatto quasi 400 vittime.