A cura del Geol. Paolo Marchili - Comitato Tecnico Scientifico ANPPE Vigili del Fuoco (associazione di carattere sindacale-professionale dei Vigili del Fuoco).
È sotto gli occhi di tutti, anche in questi giorni, come i cambiamenti climatici stiano portando ad un incremento di quelli che una volta venivano classificati come eventi estremi e che, soprattutto in Italia, cominciano a cadenzarsi con sempre maggiore frequenza tutti gli anni, perdendo di fatto la loro atipicità.
Determinando un’amplificazione del rischio che investe, praticamente, tutto il territorio nazionale. I Vigili del Fuoco sono quotidianamente alle prese con le attività di soccorso e proprio dai Vigili del Fuoco bisogna aspettarsi risposte veloci ed efficienti; occorre pertanto investire in maniera importante sul Corpo dei Vigili del Fuoco, anche in un ottica di coordinamento di tutta la macchina dei soccorsi e dei primi interventi di urgenza.
Ma a monte della pianificazione occorre puntare sulla prevenzione e lo studio di questi aspetti che non possono prescindere dalla conoscenza del territorio, delle sue dinamiche e delle sue fragilità. Proprio l’elevata fragilità del nostro paese richiede che nella macchina dei soccorsi confluiscano e si integrino le competenze del geologo. In Italia abbiamo il rischio idrogeologico, vulcanico, sismico e la crescente antropizzazione ha amplificato questi rischi.
Le competenze del Geologo si incastrano ed implementano le altre competenze professionali già esistenti. Diamo più spazio alla figura del geologo in questo paese che è pieno di rischi geologici.