Al "Maradona" Napoli avanti 1-0 all'intervallo sull'Hellas Verona, grazie all'autogol al 5' di Montipò: il portiere degli scaligeri, infatti, è beffato dalla palla di Di Lorenzo che dopo aver colpito il palo gli sbatte sulla schiena e termina in rete. Timida reazione dell'Hellas Verona, ma è sempre il Napoli ad avere le occasioni per un raddoppio che non arriva. Al 61' Zambo Anguissa mette poi in cassaforte la vittoria con un tiro da fuori su cui Montipò non riesce ad intervenire.
L'anno scorso, a questo punto del campionato, il Napoli Campione d'Italia, aveva ben 16 punti in meno di quello oggi guidato da Antonio Conte. Arriverà ora un mini ciclo per il Napoli che dovrà affrontare Atalanta, Juventus e Roma. A fine gennaio si saprà se Lukaku e compagni avranno nuove e fondate ambizioni tricolori.
Dopo la quinta vittoria consecutiva che ha permesso al Napoli di portarsi a +4 dal secondo posto attualmente occupato dall'Inter (con due partite in meno), queste le parole di Antonio Conte dopo il match:
"Da quando siamo partiti quest'estate c'è stato sicuramente un cambiamento, ho cercato di trovare il vestito più adatto a questa squadra. A pochi giorni dalla chiusura del mercato eravamo senza 3 giocatori che sono stati presi nell'ultima settimana di agosto. Eravamo improntati sul 3-4-2-1 perché erano le caratteristiche e il vestito più adatto a quella squadra. Poi con McTominay, Lukaku e Neres sono cambiate le situazioni, soprattutto con l'arrivo di Scott. Ci siamo vestiti con diversi abiti fino ad arrivare a questa soluzione che secondo me è quella ottimale. Ci stiamo lavorando e stiamo crescendo tanto. Vedo come si allenanano i ragazzi, alcune situazioni che proviamo che riescono sempre di più e questo è motivo di soddisfazione sia per me che per i ragazzi. Stiamo crescendo, c'è più fiducia, più autostima. La cosa che mi rende più felice in assoluto è vedere che tutta la rosa è coinvolta e nonostante alcune defezioni importanti chi viene chiamato in causa risponde sempre presente.Mi preme sottolineare una cosa. Ho parlato di delusione non nei confronti del giocatore o del club, ma nei miei confronti perché in 6 mesi non sono riuscito a incidere affinché qualcosa cambiasse. Non è che Kvara o il club mi hanno deluso, non addosso responsabilità agli altri, ma me le prendo sempre. Pensavo di poter incidere in maniera diversa, ma purtroppo mi sono reso conto che eravamo punto e a capo. Io non sono deluso di Kvara, ma della situazione perché non sono riuscito a incidere. Credo che un allenatore di un certo livello debba aiutare il club a prendere delle decisioni e il direttore sportivo sui calciatori da prendere. Mi sento deluso quando mi rendo conto di non essere incisivo, come non lo sono stato in questo caso. Senza nulla togliere a Khvicha che è un bravissimo ragazzo e poi ognuno deve decidere il proprio destino, così come il club deve prendere le sue decisioni. Magari sono stato anche un po' presuntuoso perché pensavo di poter incidere in maniera un po' più importante. È un peccato perché stiamo parlando di un giocatore forte e importante, però bisogna anche capire qual è la realtà dei fatti. Detto questo, Kvara a oggi è ancora un giocatore del Napoli. Poi ci sono dei passaggi da fare nell'eventualità in cui qualcuno volesse comprarlo, vediamo cosa accade. Voglio sottolineare la maturità di questo gruppo perché nonostante il mercato ha mantenuto alta la concentrazione e la voglia di vincere, ma non ho mai avuto dubbi su questo.Quest'estate è partito un progetto che mi auguro possa proseguire. Quello che dico è che personalmente non accetterei mai che Napoli venisse vista come una situazione di passaggio per i calciatori. Questo deve essere ben chiaro a tutti. Dovremo cercare per portare questa squadra a stare lì e ad essere ogni anno competitiva. Ma non sperando nel miracolo, ma costruendo qualcosa e mettendo pezzo su pezzo. Altrimenti, se si spera nel miracolo ogni anno non va bene. Dobbiamo essere molto contenti del lavoro che stiamo facendo, se siamo tutti allineati dobbiamo sapere che questo è solo l'inizio".