"Questa mattina, alle ore 10.00, presso il Tribunale dello Stato della Città del Vaticano, ha avuto luogo la prima udienza del processo penale a carico di Giuseppe Profiti e Massimo Spina, imputati per la distrazione di fondi della Fondazione Bambino Gesù.

Gli imputati, tutti presenti, erano accompagnati dai rispettivi avvocati d’ufficio: Antonello Blasi per Giuseppe Profiti, e Alfredo Ottaviani per Massimo Spina.

Il Collegio giudicante era costituito dal Prof. Avv. Paolo Papanti-Pelletier, Presidente; dal Prof. Avv. Venerando Marano, Giudice; e dal Prof. Avv. Carlo Bonzano, Giudice.

L’Ufficio del Promotore di giustizia era rappresentato dal Promotore, Prof. Avv. Gian Piero Milano, e dal Promotore aggiunto, Prof. Avv. Roberto Zannotti.

Dopo la lettura del capo di imputazione da parte del Cancelliere, si è proceduto a valutare le eccezioni preliminari. Al termine il Collegio giudicante ha indicato il 7, 8 e 9 settembre quali date delle prossime udienze, in cui saranno ascoltati imputati e testimoni."

Con questo breve comunicato, la Sala stampa vaticana ha dato notizia della prima udienza del processo che si tiene in Vaticano in cui si dibatte la distrazione di fondi dalla Fondazione Bambino Gesù.

La prima udienza è durata poco più di due ore e, come accennato in precedenza, riprenderà il 7 settembre, nonostante le ferie del tribunale dello Stato della Città del Vaticano terminino il 20 settembre.

La prima richiesta degli avvocati degli imputati è stata di non permettere ai giornalisti di seguire il proceso in aula, ma tramite monitor, facendoli accomodare in un'altra stanza. Il Collegio si è riunito brevenmente pr dibattere sulla questione e, una volta rientrato, ha comunicato di averla respinta.

Il convitato di pietra che incombe sul processo è il Cardinal Bertone, pur non essendo imputato. Secondo le cronache di molti giornali la gestione a dir poco allegra delle donazioni alla Fondazione dell'ospedale Bambino Gesù sarebba stata utilizzata anche a favore del Cardinal Bertone per ristrutturare un attico in Vaticano da lui utilizzato come sua residenza.

Secondo la versione fornita al tempo dagli imputati, la ristrutturazione dell'attico con i fondi dell'ospedale era dovuta perché la struttura sarebbe stata usata come sede di rappresentanza per organizzare eventi e ricevimenti a scopo promozionale per raccogliere fondi per il Bambin Gesù.

Ma l'accusa non è stata dello stesso parere contestando agli imputati il reato di peculato, che nella fattispecie consiste "nell'aver usato male il denaro della Fondazione Bambino Gesù", tramite "un’appropriazione indebita".

Per quanto riguarda il porporato, il presidente del Collegio giudicante Paolo Papanti-Pellettier ha informato le parti che agli atti del processo è stata allegata una lettera dell'ex segretario di Stato.

Tra le schermaglie di apertura, gli avvocati dei due imputati hanno tentato di appellarsi ad un difetto di giurisdizione definendo il tribunale della Santa Sede non adatto a poter decidere sulla causa poiché secondo loro mancherebbero gli elementi fondamentali per dire che il reato sia stato consumato o preparato in Vaticano. Ma anche in questo caso la richiesta è stata respinta.

Prima della ripresa del processo, gli avvocati degli imputati avranno tempo per fornire ulteriori memorie integrative.