Sabato 13 gennaio, si è tenuta una nuova manifestazione per Emanuela Orlandi in Piazza Cavour a Roma, organizzata dal fratello Pietro, che ha raccolto l'adesione di centinaia di persone, giunte anche da tutta Italia, per chiedere verità e giustizia sulla vicenda.

Nel corso dell'evento organizzato sotto il palazzo di Giustizia, Pietro Orlandi ha rinnovato la propria tesi sulle responsabilità del Vaticano che starebbe operando per fornire una verità di comodo su quanto accaduto, preoccupato anche di quanto potrebbe emergere dalla Commissione d'inchiesta bicamerale, sottolineando che la vicenda della sorella è un piccolo tassello di un'altra vicenda che non deve essere svelata.

Orlandi ha mostrato la lista delle persone che ritiene andrebbero convocate sia dalle procure che stanno indagando, quella vaticana e quella romana, sia dalla Commissione d'inchiesta parlamentare.

Sempre durante la manifestazione, Orlandi ha lanciato anche l'ipotesi, mai fatta in precedenza, che i resti di Emanuela possano trovarsi in chiamando in Santa Maria Maggiore, chiamando in causa il cardinale Santos Abril y Castello, ex arciprete della Basilica, e l'ex ministro della Cultura, Dario Franceschini:

«Il Cardinale Abril era a conoscenza di questa situazione - ha detto Orlandi -. È uscito che erano stati fatti dei lavori al campo Santo teutonico e dai messaggi Whatsapp che noi possediamo, tra due funzionari vaticani vicini a Papa Francesco, nel 2014 emerge che avevano fatto delle indagini e avevano scoperto che sotto quelle tombe è stato trovato qualcosa. Poi dicono, "no non sappiamo che cosa c'era dentro, c'era qualcosa in quella cassa e quella cassa mi è stata consegnata e io l'ho portata a Santa Maria Maggiore". Se vuoi la conferma di questo, devi chiedere ministro dei Beni Culturali dell'epoca, Dario Franceschini, perché sono andati insieme da lui. E che ci vuole a chiedere a Franceschini: scusi lei nel 2014 ha autorizzato dei lavori a Santa Maria Maggiore? E si fanno delle indagini, si va lì e si vede, che ci vuole? Magari Franceschini è al di fuori di tutto, però è informato su questi fatti».