Così Matteo Salvini dichiarava, in successive occasioni, a gennaio 2023:
"Più controlli, più sicurezza, più legalità. Bene così, avanti con l'operazione "Stazioni Pulite"."Meno delinquenza e più sicurezza nelle stazioni, l'operazione "Stazioni Pulite" prosegue con ottimi risultati. Bene così!""Più gate e tornelli, oltre 1000 giovani da assumere nel triennio per il controllo dei varchi ferroviari e supporto alle forze di polizia e una società Fs Security per garantire la sicurezza dei viaggiatori sui treni italiani. Bene il confronto tra il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e Ferrovie dello Stato, che in questa prima fase coinvolgerà le stazioni di Milano, Roma, Torino, Venezia, Bologna, Venezia, Reggio Calabria e Palermo. L'operazione Stazioni Pulite procede, avanti così".
Wow! Un tema, quello della sicurezza che i leader post-fascisti, Salvini e Meloni, cavalcano da sempre. Ecco che cosa scriveva la premier nel giugno 2015:
"Dopo i fatti della giornata di ieri in Stazione Centrale e la gravissima aggressione avvenuta in serata nella stazione di Villapizzone dobbiamo trarre una triste conclusione: la Milano di Expo è fuori controllo. Centinaia di immigrati sbattuti nell'atrio e criminali col machete che si aggirano nelle stazioni sono il simbolo del fallimento del Governo Renzi e della Giunta Pisapia. Servono i militari per le strade e nelle stazioni, ripristinando i pattugliamenti misti Esercito-Forze dell'Ordine, inizialmente previsti dall'operazione "Strade sicure" e poi aboliti da Pisapia per scelta ideologica. I militari stanziati in più a Milano per l'Expo devono essere messi a presidio anche delle stazioni sul tragitto da e verso l'area Expo. Quanto agli immigrati della Stazione Centrale, la soluzione è sotto gli occhi di tutti: i richiedenti asilo vengano accolti in apposite strutture e i clandestini immediatamente espulsi. L'episodio di Villapizzone ci dimostra ancora una volta che, a forza di consentire a chiunque arrivi di fare ciò che vuole, molti di questi finiscono col sentirsi padroni a casa nostra. Ora basta, serve tolleranza zero".
E infatti, una volta al governo ecco che "ripulisce" le stazioni... con ottimi risultati... come dichiara la stessa Meloni poco dopo la metà di febbraio, complimentandosi con il ministro Piantedosi per l'opera svolta:
"Dal 16 gennaio scorso, grazie alla sicurezza nelle stazioni, abbiamo avuto 144 arresti, 155 stranieri espulsi, sequestrato quantità enormi di droga e armi, continua il lavoro".
E dopo un paio di giorni, a seguito dell'operazione Stazioni Pulite, un uomo viene accoltellato e rapinato a Termini, mentre ieri, sei le persone aggredite nel pomeriggio nei pressi della Stazione centrale di Milano.
Ma come! Meloni e Salvini dicevano che, grazie a loro, nelle stazioni era tutto a posto e adesso non è lo è più? Di nuovo? Ma ci pensa Salvini, commentando così quanto accaduto ieri:
"Più agenti, più telecamere, più controlli, più espulsioni, più sicurezza. Nonostante critiche e attacchi di certa sinistra che anche oggi fa finta di niente, siamo al lavoro per questo".
Il pirotecnico ministro della qualunque, che si occupa di tutto pur non essendo esperto in nulla, quando era all'opposizione accusava chi era al governo di non esser capace di gestire la sicurezza in un comune, in una regione, in tutta Italia. Adesso che è al governo, insieme alla sua sodale Giorgia Meloni, i fatti di cronaca con aggressioni e rapine si ripetono, come in precedenza.
L'unica differenza? Che Meloni e Salvini, stavolta, non hanno avuto il coraggio di prendersela contro se stessi.