Angels Unware, angeli inconsapevoli, è il titolo del monumento collocato in Piazza San Piero. È stata inaugurato da Papa Francesco il 29 settembre 2019 per celebrare la 105ma Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato. L’opera vuole ricordare a tutti la sfida evangelica dell’accoglienza.

Collocato nella parte sinistra della grande Piazza, quest'opera esercita un forte invito alla riflessione a tutti i visitatori. Prima di tutto perché sembra davvero che il barcone stia per approdare in Piazza. Poi perché una domanda incalza all'osservatore: cosa ci fa un barcone a Piazza San Pietro?!

Mentre osservavo l'opera mi sono venute in mente le narrazioni di Marcello Marani, il quale mi raccontava come negli anni '50 girava voce che i cosacchi russi sarebbero arrivati a Roma fino a far abbeverare i cavalli nelle fontane di San Pietro. Una delle immagini più forti della propaganda anticomunista nel dopo guerra. Di certo la presenza di un barcone a San Pietro porta con se un giusto carico di provocazione.

Questa scultura è di grandezza naturale, in bronzo e argilla, e porta la firma dal canadese Timothy Schmalz. Esso raffigura un gruppo di migranti di varie culture e diversi periodi storici in piedi sopra una barcone . L’opera vuole ricordare a tutti la sfida evangelica dell’accoglienza. 

E' facile identificare la raffigurazione dei migranti storici come lo sono gli ebrei, i rom e sinti, gli irlandesi. A questi si aggiungono anche i migranti africani, asiatici e latino americani dei nostri tempi. Ma ciò che colpisce è l'umanità di queste statue: donne in gravidanza, donne anziane, uomini con lo sguardo perso in cerca di un lavoro, coppie che non si vogliono separare, famiglie divise, adolescenti che non si capisce se siano accompagnati o meno. Tra la folla si intravvede il rifugiato politico che si nasconde e poi un uomo raccolto sulle sue ginocchia avvolto nella sua solitudine esistenziale. In sintesi quest'opera rappresenta la migrazione in tutta la sua brutalità di estrema precarietà e di nuda fragilità.  La cappa di angoscia
 è molto presente e pesante. Non vi aspettate di andare via con gioia.

Eppure, quando ormai avete deciso di andare via poiché l'animo umano non sopporta più questo dramma, ecco che spuntano le ali di un angelo in mezzo al popolo di Dio. Sono le ali della speranza! Ecco il capitano del barcone in gran tempesta!. Allora con lo sguardo si ritorna sull'opera, alla ricerca di altri segni di speranza. E scoprite lo sguardo positivo, intenso di un papà con il suo bambino in groppa la collo. Essi osservano l'orizzonte con fiducia, sicuri di aver intravisto la terra promessa e del nuovo avvenire che gli attende. Sono in salvo. Lo sbarco è pronto.  Ad attenderli Al molo, ci siete voi!

"Non dimenticate l'ospitalità; alcuni, praticandola, senza saperlo hanno accolto degli angeli". Ebrei 13,2.

foto di Rudy Flores G.