Il campo di Moria nell'isola di Lesbo, in Grecia, dove sono accampati i migranti che arrivano in Europa provenienti da Est, è una delle tante vergogne che caratterizzano le istituzioni europee.
Moria ospita Moria ospita circa 13mila persone, più di quattro volte il numero per cui il centro di accoglienza era stato predisposto. Secondo le ong locali, circa il 70% delle persone nel campo proviene dall'Afghanistan, il resto da oltre 70 Paesi diversi.
Adesso, secondo quanto riferito dalle autorità locali, il campo è stato "completamente distrutto" dalle fiamme in seguito ad alcuni incendi, con il primo ministro greco Kyriakos Mitsotakis che al riguardo ha convocato una riunione di emergenza, mentre diversi ministri del suo governo si stanno dirigendo a Lesbo per valutare la situazione.
Come sono scoppiati gli incendi? Questo è un punto che ancora nessuno è riuscito a chiarire, almeno ufficialmente. Secondo alcune fonti sarebbero stati causati dagli stessi migranti, secondo altri sarebbero stati causati dal clima e dai forti venti che soffiano in quella zona.
Le autorità avevano messo il campo in quarantena la scorsa settimana dopo che un somalo era risultato positivo al coronavirus. Successivamente sono stati confermati 35 casi di contagio. Secondo l'agenzia di stampa greca ANA, gli incendi sarebbero scoppiati in seguito alle proteste scoppiate dopo che alcuni dei 35 contagiati si erano rifiutati di trasferirsi in isolamento con le loro famiglie.
Altre fonti, invece, hanno dichiarato che l'origine degli incendi è dolosa e ad appiccarli sarebbero stati gli estremisti di destra greci dopo che si è diffusa la notizia di alcuni migranti contagiati da coronavirus.
Adesso la situazione è caotica, con la polizia che ha circondato le vie di accesso al campo per impedire ai migranti in fuga, prima dalle fiamme e ora dal fumo (tossico), di entrare nelle città vicine.
Ma migliaia di migranti, se prima avevano un riparo pure misero, adesso sono senza alloggio e le autorità adesso devono trovare loro un riparo.
L'UE, stavolta, si è offerta di portare aiuto con il vicepresidente della Commissione europea Margaritis Schinas che si è messo in contatto con il premier Mitsotakis dichiarando che l'Europa era disponibile ad assistere direttamente la Grecia a tutti i livelli.