Ricordate coloro che preferivano  il vaccino  “no profit” ad 1,12 euro a carico dell'Ue a 1,78 per gli stati membri, perchè 'così le Pharma non si arricchiscono'
E' andata al contrario.

Infatti, il prezzo “no profit” durava solo fino a luglio 2021, poi AstraZeneca poteva decidere se aumentarlo, come infatti accadde.
E oggi è proprio AstraZeneca ad essere in forte rialzo sulla Borsa di Londra, dopo l'acquisto del colosso cinese Gracell Biotechnologies.

Ma la questione più cocente è un'altra.
Ricordate quando nel 2021 arrivarono i primi vaccini contro il Covid e tanti erano a favore di quelli 'tradizionali' e contro quelli mRNA presumendo che 'modificano il DNA"?

E' andata al contrario.

Tre studi pubblicati nel 2023 suggeriscono che potrebbe esistere una causa 'non naturale' a monte della variante Omicron, quella piena di "spike" che ha accelerato i contagi e ampliato la diffusione del Covid mettendo in crisi sistemi sanitari ed economie mondiali.

La variante Omicron (B.1.1.529) - infatti - si presentò con ben 32 mutazioni a carico della proteina spike, ma, cosa più importante, presentando contemporaneamente quasi tutte le mutazioni precedenti Beta, Gamma e Delta.

Parliamo delle ricerche pubblicate dai professori Atsushi Tanaka e Takayuki Miyazawa della Kyoto University, Hideki Kakeya e Tatsuya Kanzaki dell'Università di Tsukuba, di Mohammad Tanbir Habib e del suo gruppo di lavoro dalla ideSHi di Dacca.

Tutti e tre gli studi escludono che si sia trattato di 'ingegneria genetica' o di 'intenti dannosi'.
Ma allora di cosa si tratta?

In tutti e tre i casi gli scienziati hanno constatato che le mutazioni che caratterizzano la variante Omicron non sono riconducibili solo alla selezione "stabilizzante" - in cui sono coinvolti più alleli di uno stesso gene - nè alla selezione "purificante", in cui decadono le mutazioni che "indeboliscono" il SARS-CoV-2.
Si tratterebbe, dunque,  di una selezione "direzionale", cioè quella in cui uno degli alleli è favorito e la mutazione si evolve in una precisa direzione.

"Considerando l’attuale situazione epidemica di SARS-CoV-2, è improbabile che questi virus si sono formati spontaneamente".
"Auspichiamo che la possibilità di una teoria di origine artificiale venga inclusa nella discussione seria sulla formazione di varianti SARS-CoV-2".
"L’origine di queste sequenze che è improbabile che emergano attraverso la diffusione nella comunità"
"La mancanza di pressione selettiva indica una possibile correlazione tra vaccinazione ed evoluzione adattativa".

Ma quali vaccini  erano già prodotti e commercializzati a novembre del 2020, quando per la prima volta la variante Omicron venne individuata?

E' presto detto:

  1. a novembre 2020 solo Cina e Russia avevano già  vaccinato quasi 1,5 milioni di persone, usando i propri vaccini 'tradizionali';
  2. i vaccini mRNA non sono stati distribuito in India e nel Bangladesh la loro distribuzione è iniziata solo a partire da ottobre 2021.

Dunque, la prima domanda che viene spontanea è: quanto è possibile che i vaccini russi e cinesi - sviluppati 'indebolendo' il virus - abbiano favorito una sorta di 'resistenza' nel SARS-CoV-2, alla stregua degli antibiotici che agiscono sui batteri?

E come sarebbe andata (e come andrebbe oggi) se non fossimo intervenuti massivamente con i vaccini mRNA, che hanno tutt'altro meccanismo di protezione dall'infezione SARS-CoV-2 e - tra l'altro - non modificano affatto il DNA umano?

Non lo sappiamo, ma alcune cose sono certe:

  1. ogni 4-5 mesi l'originaria Omicron SARS-CoV-2  muta in maniera sostanziale (cioè mutano una trentina di aminoacidi diversi) e questo rende il virus capace di schivare le difese immunitarie come è accaduto con la variante Eris o l'attuale Pirola JN1,
  2. i vaccini "tradizionali" introducevano nell'organismo forme indebolite del SARS-CoV-2,
  3. i vaccini 'a vettore virale' trasportano alle cellule l’informazione della proteina Spike,  per produrre nell’organismo una risposta immunitaria antagonista, con una prevenzione  della malattia sintomatica che andava dal 60% all'85% circa
  4. i vaccini "mRNA" sviluppano una risposta immunitaria cellulo-mediata, cioè anticorpi neutralizzanti,  che impediscono il legame di Spike al recettore ACE2 delle nostre cellule, con una prevenzione  della malattia sintomatica che si attesta intorno al 95%,
  5. fortunatamente dopo la Omicron le mutazioni non presenterebbero una selezione "direzionale" e il virus non si evolve in una precisa direzione, anche se è ormai 'ricco' di Spike con cui aggredirci.

A questo link, c'è la traduzione degli abstract e delle conclusioni.