Alcune centinaia di sardine si sono ritrovate oggi a Riace insieme a Mimmo Lucano, l'uomo che ha cercato di trasformare un borgo in via di spopolamento in un luogo di accoglienza e integrazione, finendo, proprio per questo, per essere additato come un criminale.

Le centinaia di di persone che si sono ritrovate insieme a lui per l'Epifania hanno voluto ricordare che esiste anche una Calabria, un meridione che accoglie e che resiste.

Le sardine calabresi che si sono ritrovate il 6 gennaio a Riace - come ha spiegato Jasmine Cristallo,  coordinatrice in Calabria del movimento 6000sardine - hanno voluto inviare un messaggio contro la politica dell'insicurezza, della precarietà umana ed economica, dell'odio e dell'intolleranza verso il diverso, portando ad esempio Riace che ha tracciato la strada per un'integrazione sostenibile e solidale in una terra difficile come la Calabria.

Oltre a Mimmo Lucano e ad alcuni rappresentanti delle "sardine" calabresi, sono intervenuti Enzo Infantino per la fondazione "E' stato il vento", Isidoro Napoli per l'ambulatorio medico di Riace, Marcella Stagno, redattrice di Radio Out insieme con Peppino Impastato e Antonio Ionà di "Cittadinanza e Integrazione".