Il primo ad accorgersi della notizia era stato il giornalista di Radio Radicale Sergio Scandura, che l'aveva poi segnalata alla Ong Mediterranea che, a sua volta, ha provveduto a rilanciarla.
In un tweet pubblicato sul proprio account, il ministero della Difesa aveva fatto sapere che sabato 4 maggio pescherecci italiani erano finiti nel mirino delle motovedette libiche, tanto da rendere necessario l'intervento in loro soccorso di unità navali della nostra Marina.
Nel tweet del ministero era incluso anche un commento della ministra Trenta che citava il coraggio e la professionalità dell'Italian Navy [sic!], grazie alla quale si era evitato il peggio.
Dopo che la notizia è stata pubblicata sulla pagina Twitter della nave Mare Ionio, successivamente è arrivata la "grottesca" smentita del Ministero della Difesa, con questa replica...
Quanto riportato da un’agenzia di stampa circa un salvataggio della Marina di alcuni pescherecci italiani nei pressi delle acque libiche è falso. Appresa la notizia abbiamo provveduto a rimuovere il tweet precedente.
— Ministero Difesa (@MinisteroDifesa) May 4, 2019
In pratica, il ministero della Difesa ci dice che quanto aveva scritto in precedenza sarebbe stato ripreso da un'agenzia di stampa e che la notizia sarebbe poi risultata falsa e, per tale motivo, il tweet in cui il ministero ne parlava sarebbe pertanto stato rimosso.
Ma come? La Difesa riprende dalle agenzie notizie relative all'intervento di proprie unità navali al largo delle coste libiche? E un'agenzia come avrebbe fatto a venire a conoscenza di un simile evento che riguarda la Marina, prima ancora del ministero? E perché da parte del ministero comunicarla sul proprio account social, con tanto di commento del ministro, prima di verificarla?
Può essere credibile tutto questo? Certo che no.
Ma pur di evitare che si diffondesse la notizia che i libici hanno sparato a dei pescherecci italiani utilizzando le motovedette gentilmente e gratuitamente fornite dall'Italia alla Libia, probabilmente anche dal Governo del cambiamento, il nostro esecutivo è corso ai ripari e al ministero della Difesa hanno dovuto cancellare e ritrattare, ritenendo persino più conveniente fare una figura da pirla pur di nascondere la realtà.
Nel frattempo, dalla Mare Ionio dicono che per tutta la mattinata da Lampedusa hanno osservato una intensa attività da parte dei pattugliatori di Guardia Costiera e Marina Militare.
Se la notizia trovasse riscontro, i vari Salvini, Di Maio, Toninelli e Conte finirebbero per essere messi alla berlina.