Gli Ambasciatori della Cultura della Pace, oggi, sono chiamati ad essere testimoni, nel loro lavoro, nella loro vita, nella cultura e in particolar modo nella loro esistenza attraverso i propri ideali, i talenti e l’arte, a trasmettere il rispetto verso i diritti umani, che sono inalienabili ossia riconosciuti ad ogni essere umano: rispetto della dignità umana e dell'ecosistema, la cooperazione sociale ed il dialogo interreligioso, una nuova economia costruita su base etica, la promozione di una responsabilità verso la veridicità e affidabilità nei mezzi di informazione, la cultura della legalità, della pace e della nonviolenza.
Trascendendo barriere etniche, nazionali e religiose, gli Ambasciatori della Cultura della Pace contribuiscono alla diffusione di tale orizzonte valoriale e alla realizzazione di un mondo dove le dimensioni fisica e spirituale della vita vengano armonizzate e dove, eventuali conflitti, siano risolti attraverso metodologie nonviolente e rispettose della diversità.
La scrittrice Averta ci esorta a liberarci in fretta dai conflitti sociali, politici e teologici che derivano dal cieco attaccamento a pensieri individuali, scuole di pensiero di questa o di quella corrente politica, dottrine e rituali, e concentrarci invece sulla comunicazione viva con i nostri simili e con Dio.
Lei pensa che abbiamo un urgente bisogno di purificare l'atmosfera mondiale sotto ogni aspetto: sociale, politico e religioso, creando un ambiente nuovo, sano, puro e spirituale dove gli uomini e i credenti possano avere un rapporto amicale e di fratellanza con un suo simile e una relazione di fede viva con Dio, o più in generale con la propria anima.
Come cattolica cristiana, crede che nel grande amore di Dio e nel Suo cuore di genitore, non c'è nessuna discriminazione basata sul colore o la nazionalità. Non ci sono barriere fra i paesi o le tradizioni culturali, fra Oriente e Occidente, fra Nord e Sud. Oggi Dio sta cercando di abbracciare tutti gli uomini come Suoi figli. Attraverso il dialogo e l'armonia interreligiosa si devono gettare le basi per creare un mondo ideale di pace, che è lo scopo di Dio per la creazione e l'ideale comune dell'umanità.
L’impegno e l’azione di un Ambasciatore della Cultura della Pace si basa sul lavorare, attraverso la propria esperienza di vita, professionale e non, alla costruzione di solide relazioni sociali e umane che siano in grado di opporsi, un domani, alla formazione dell’immagine del nemico, (scambi culturali, religiosi, artistici ed economici su basi equo-solidali). Si può aiutare quanti si trovino in stato di bisogno, farsi interpreti e testimoni di una corretta informazione, sufficientemente diffusa, per far prendere coscienza di problematiche reali che coinvolgono la società attuale. Si può avere capacità di ascolto riguardo problemi e questioni di carattere sociale, riuscendo a sensibilizzare le coscienze.
E la coscienza di Teresa Averta docente, scrittrice e teologa è sempre lucida, vigile e attenta ai cambiamenti dei tempi perché segue e persegue un obiettivo importante: portare attraverso la sua arte una parola nuova, salvifica che possa aiutare gli altri ad elevare lo spirito e sanare le proprie ferite interiori oltre a contribuire a migliorare il mondo rinnovandolo e rivestendolo di bellezza e bontà attraverso la poesia.
Il 2021 per Teresa Averta inizia con i migliori auspici. Un altro importante riconoscimento a questa donna docente, teologa e scrittrice calabrese: è stato conferito a lei, il prestigioso titolo di Ambasciatore Mondiale per la Pace, grazie al suo impegno artistico nella cultura, dall'organizzazione Internazionale “World Literary Forum for Peace and Human Rights (WLFPH)”
Un riconoscimento alto, importante, inatteso, e ringrazia, immensamente l'organizzazione mondiale (WLFPH) per averle attribuito questo prezioso riconoscimento, ed essere stata accettata tra i numerosi nomi di più alto grado all'interno del mondo dell'arte mondiale.
La scrittrice già conosciuta nell’ambiente della cultura calabrese e non solo, sostiene con ferma convinzione che la Pace è essenziale all’umanità, fondamentale al mondo e la giusta divulgazione dei principi dei diritti umani attraverso la promozione artistica, diventano in questi tempi uno strumento efficace per trasmettere alle persone, messaggi di umanità, bellezza, bontà, giustizia, verità, tolleranza, pace e coesione fra i popoli.
Si ritiene fortunata e orgogliosa di questo importante e significativo riconoscimento che arriva in un 2021 così pesante e difficile per tutti e pieno di incertezze. Averlo ricevuto la riempie di entusiasmo, di speranza, di volontà a continuare per costruire una “cultura d’insieme” con i fratelli artisti e le suscita il desiderio di portare un messaggio positivo con il suo lavoro e con la sua arte nel mondo.