Si è concluso, con l'approvazione, al Senato irlandese il percorso della proposta di legge che, in base alla quarta Convenzione di Ginevra relativa alla protezione dei civili in tempo di guerra ed al rispetto del diritto internazionale umanitario, intende considerare reato acquisire risorse, importare o vendere beni o servizi provenienti da qualsiasi territorio occupato militarmente.

La legge presentata dalla senatrice Frances Black, di conseguenza, rende reato anche acquistare beni e servizi dagli insediamenti israeliani in Cisgiordania, già condannati dall'Irlanda e dall'Ue come illegali.

In base al testo, coloro che fossero riconosciuti colpevoli di aver violato il divieto, rischierebbero una condanna fino a 5 anni di carcere e una multa fino a 250mila euro.

Per l'approvazione definitiva, il testo, che è a metà del suo percorso, adesso passa all'esame della Camera bassa del parlamento, il Dáil Éireann.