Corsivo. Riferito alla scrittura, indica quella comunemente adottata nello scrivere a mano. In paleografia, detto di molte scritture caratterizzate dal tratteggio celere e inclinato che spesso unisce le lettere vicine; frequenti nell'uso ordinario e nei documenti, si differenziano da quelle librarie, che hanno tratteggio diritto e calligrafico.
In tipografia, il carattere corsivo è quello che ha l'occhio delle lettere inclinato verso destra. Introdotto dall'editore veneziano Aldo Manuzio al principio del 16° secolo e derivato dalla scrittura della cancelleria romana (perciò detto anche corsivo romano, oltre che aldino e italico)...

Stampatello. Carattere di scrittura a mano, a lettere staccate, che imita il carattere della stampa. Si distingue talora tra minuscolo (che imita il carattere minuscolo tondo della stampa) e maiuscolo, a lettere tutte maiuscole staccate...

Le definizioni sopra riportate, riprese e riadattate dalla Treccani, servono come incipit per commentare l'ennesima prodezza culturale di colui che si è intestardito nel voler fa credere agli italiani di esser capace di risolvere in un fiat tutti i loro problemi.

Naturalmente, si sta parlando di Matteo Salvini - e chi altri? - che oggi ha fatto sapere alla belluina folla dei suoi seguaci di aver trascorso una mattinata dedicata ai compiti con i bimbi, ripassando sillabe e corsivo... Naturalmente, anche in questo caso "missione compiuta!"


Il problema, però, come si vede dall'immagine pubblicata da lui stesso, i compiti dei bimbi riguardavano lo stampatello e non il corsivo.

La domanda non può non sorgere spontanea. Ma come è possibile che uno che è vicepremier, ministro dell'Interno, segretario di un partito che raccoglie un terzo delle preferenze degli elettori riesca a confondere lo stampatello con il corsivo? Ma soprattutto, come è possibile che una persona del genere possa occuparsi di questioni economiche, sociali, politiche... se non è neppure in grado di comprendere un compito di prima elementare?

Prima gli italiani? No. È meglio che inizi prima dall'italiano, partendo dalle elementari.