Le prime decisioni degli inquirenti, in relazione all'omicidio di Willy Monteiro Duarte ucciso in una rissa la notte tra sabato e domenica a Colleferro, sono arrivate martedì mattina, con tre degli arrestati che rimangono in carcere, mentre ad una quarta persona sono stati accordati gli arresti domiciliari. 

Il gip di Velletri, secondo quanto riporta l'Ansa, ha convalidato l'arresto per concorso in omicidio (al momento) preterintenzionale per i fratelli Gabriele e Marco Bianchi, Mario Pincarelli e Francesco Belleggia, con quest'ultimo, a cui sono stati concessi i domiciliari, che nell'interrogatorio di garanzia avrebbe detto di aver visto uno dei due fratelli Bianchi colpire Willy.

Di questo omicidio si è detto di tutto e di più, in relazione all'assurdità, alla violenza, alla ferocia... ma non si è sottolineato, almeno fin da subito, quello che invece appare l'aspetto più rilevante dell'assassinio di Willy Monteiro Duarte: lo sfondo razziale.

I genitori di Willy sono originari di Capo Verde e lui, per questo, era un ragazzo di colore.

Un tale Giorgio Di Folco, con un passato nel direttivo della Lega di Cassino, aveva commentato così l'omicidio:

«Ah piccolo Willy, che ci facevi alle 2 di notte in giro? Tu non sei piccolo, sei piccolo di età, ma già sei uno scafato»...«Piccolo Willy, come questi str...etti che a mezzanotte stanno ancora al McDonald’s in giro... bambini di 15 anni... se fate 'sta fine, è normale. Bambino, a casa a giocare. Non bambino a mezzanotte in giro, se no muore»...«Per me sempre immigrato sei, perché in Italia non esistono persone nere. Rimarrai sempre un immigrato, anche se hai una cittadinanza. Per me sei italiano quando sei bianco».

Il tale, che ha rilasciato queste aberranti dichiarazioni in un video, ha poi cercato di metterci una pezza con il seguente comunicato stampa:

«In relazione a quanto pubblicato nei giorni scorsi, in occasione della morte del piccolo Willy, preciso quanto segue: Le mie improvvide dichiarazioni sono state dettate sulla base di una falsa notizia a me pervenuta, che parlava di una lotta tra due bande d'immigrati irregolari e spacciatori. Ho avuto la superficialità di esprimere un assurdo commento senza accertare la fondatezza dell'informazione. Questo è il motivo per cui ho parlato di immigrato irregolare. Non sono mai stato razzista e non lo saro' mai per il colore della pelle, ma lo sono solo ed esclusivamente nei confronti di delinquenti e spacciatori, qualunque sia il colore della pelle.Infatti, non appena ho avuto notizia che Willy era un ragazzo serio e per bene, mi sono pubblicamente scusato per il clamoroso ed ingiustificabile mio errore. Di ciò mi scuso con la famiglia e con tutte le persone la cui sensibilità è stata offesa da questa mia dichiarazione. Voglio precisare in proposito che molti ragazzi di colore, sono miei amici, mentre rimarranno per sempre miei peggiori nemici, spacciatori che rovinano e distruggono la vita dei ragazzi e delinquenti comuni che insidiano ogni giorno la serenita' di persone per bene come il povero Willy.In fede, Giorgio Di Folco».

Il tale è talmente privo d'intelligenza che non si è accorto neppure che la toppa da lui messa è peggiore del buco che voleva ricoprire. Secondo lui, se uno venisse ammazzata per il solo fatto di essere "immigrato irregolare" e/o "spacciatore" non ci sarebbe niente di male? 

Le convinzioni di queste persone sono purtroppo foraggiate da quei politici che giornalmente passano il loro tempo ad aizzare folle di sprovveduti contro quelli che definiscono nemici: avversari politici, migranti, magistrati e altro.

Naturalmente ci sono persone che riescono a distinguere tra propaganda e informazione, ma non sono molte quelle in grado di farlo, compresi gli assassini di Willy che non è da escludere abbiano  pensato di farla pagare ad un "immigrato".  Un testimone avrebbe riferito ai carabinieri che il genitore di uno degli arrestati avrebbe detto che "alla fine hanno ammazzato solo un immigrato".

La deputata Giorgia Meloni, ex-missina, non sposa questa tesi e ribatte in questi termini:«La sinistra ci prova in tutti i modi ad attribuirci i terribili fatti accaduti a Willy Monteiro. Sfruttano la storia di questo coraggioso ragazzo di 21 anni, ammazzato senza motivo da quattro bestie schifose, per poterci attaccare, per poter dire “è colpa della destra”, quando per primi abbiamo denunciato l’accaduto e chiesto una condanna esemplare per i criminali. Provo un profondo senso di vergogna per loro: i genitori di Willy non rivedranno più il loro figlio, e la prima preoccupazione di questi finti buonisti è puntare il dito contro di noi, invece di unire le forze per non permettere che si verifichino più tragedie come questa e chiedere giustizia. Sono delusa, arrabbiata, sono preoccupata per questa Italia che si è ridotta a essere rappresentata da gente così mediocre e bugiarda [riferito alla parlamentare Pd Alessia Morani che aveva definito l'omicidio come frutto avvelenato della propaganda d'odio nei confronti degli immigrati]. Non è questa la politica che meritano gli italiani».

La conclusione della Meloni è assolutamente condivisibile... ma solo se riferita a quanto lei e il suo collega Salvini dicono quotidianamente, a tutte le ore!