Del maschio intendo, e questo è un dato che non riguarda solo il nostro paese. Ho dato una occhiata ai dati mondiali e, anche se la rilevazione statistica è recente, lacunosa e grossolana e lo stesso termine per definire la specifica categoria del femminicidio è molto recente, i numeri sono davvero impressionanti e non restituiscono ancora la vera realtà.  A eccezione di Cipro non esiste altrove nemmeno la fattispecie giuridica specifica per questo reato, e al massimo la si prevede come aggravante.  

Un rapporto delle Nazioni Unite mostra che nel 2021 almeno 45 mila donne e ragazze in tutto il mondo, sono state uccise dal marito, partner o altro parente.  E sono rimasto senza parole. La maggior parte in Asia e Africa, ma anche nella nostra civilissima Europa parliamo di almeno 2.500 donne e ragazze vittime, e in questa odiosa classifica noi in fondo siamo tra quelli meno messi male. Ma c’è poco da rallegrarsene.

Non si tratta quindi di un fenomeno legato a retaggi culturali particolari, ma è un problema legato proprio a “maschio sapiens”? C’è da rifletterci eccome ed è una cosa talmente grossa che non saprei cosa pensare, e da appartenente alla categoria mi crea qualche disagio.

Da noi qualche passo in avanti c’è stato, da poco non è più previsto il delitto d’onore ad esempio; sull’onda emotiva della cronaca ci saranno nuovi provvedimenti. Zero polemiche per favore, qualunque cosa è meglio di niente. Figuratevi se non sono d’accordo per introdurre anche nelle scuole l’educazione emotiva (mi piace di più di quella sentimentale che mi pare una roba alla Peynet); ovviamente se si parla finalmente di lavorare sulle abilità relazionali altro che ci sono, e non da poco. Come verrà fatta e da chi, vabbè... intanto che venga fatta è un inizio.

Ma credo che pragmaticamente quello che davvero servirebbe sarebbe qualcosa che alleni fin da giovanissimi alla vita. Alla vita per quello che è, e che non è una passeggiata di salute; non è una favola o il mulino bianco e ci saranno vittorie e fallimenti, conquiste e perdite e rifiuti, e se non cominci subito a farti i muscoli saranno problemi di sicuro. E qui il lavoro spetta a tutti, nessuno escluso, attenti a quello che comunichiamo e raccontiamo.